Negli ultimi anni il miglioramento genetico dei piccoli frutti, portato avanti quasi esclusivamente al di fuori del nostro Paese, ha orientato i propri obiettivi all’ottimizzazione di produttività e qualità del frutto (caratteristiche organolettiche, pezzatura e serbevolezza), al miglioramento dell’adattabilità a diversi pedoclimi e all’ottenimento di maggiore resistenza a malattie ed avversità (soprattutto in previsione di adottare agrotecniche a basso impatto ambientale). Alcuni programmi di breeding sono poi volti all’ottenimento di cultivar con frutti ad elevato contenuto in sostanze nutraceutiche, capaci di influenzare positivamente la salute dei consumatori. L’interesse economico e commerciale per la coltura del mirtillo gigante in Italia continua ad essere rilevante: il miglioramento delle tecnologie di produzione e conservazione, associate alla maggior consapevolezza del valore nutraceutico del frutto ne stanno favorendo espansione ed utilizzo. Gli impianti di lampone, anche se concentrati prevalentemente in Piemonte, Lombardia e Trentino Alto Adige, si stanno tuttavia espandendo dalle tradizionali aree verso nuove regioni. La coltura negli ultimi due lustri ha trovato una crescente diffusione nelle regioni del Sud: Puglia, Basilicata, Sicilia (sui Nebrodi) e soprattutto in Calabria dove, in coltura protetta, alcune cultivar rifiorenti fruttificano fino ai mesi invernali. La mora di rovo in Italia continua ad avere una diffusione modesta. La coltura è limitata infatti alle zone del Nord Italia: Trentino-Alto Adige, Piemonte, Lombardia e Friuli Venezia Giulia rappresentano il 75% del raccolto nazionale anche se, recentemente, la coltura si sta espandendo negli areali Centro-Meridionali, in Calabria in particolare, ampliando così il periodo di commercializzazione delle more. Il gruppo di lavoro sui piccoli frutti, nell’ambito del Progetto Liste Varietali, è composto da otto Unità operative e dieci campi sperimentali, collocati prevalentemente al Nord ed al Centro della Penisola.

Piccoli frutti: lampone, rovo, mirtillo

BOUNOUS, Giancarlo;BECCARO, GABRIELE LORIS;CANTERINO, SARA;ECCHER, Tommaso;
2009-01-01

Abstract

Negli ultimi anni il miglioramento genetico dei piccoli frutti, portato avanti quasi esclusivamente al di fuori del nostro Paese, ha orientato i propri obiettivi all’ottimizzazione di produttività e qualità del frutto (caratteristiche organolettiche, pezzatura e serbevolezza), al miglioramento dell’adattabilità a diversi pedoclimi e all’ottenimento di maggiore resistenza a malattie ed avversità (soprattutto in previsione di adottare agrotecniche a basso impatto ambientale). Alcuni programmi di breeding sono poi volti all’ottenimento di cultivar con frutti ad elevato contenuto in sostanze nutraceutiche, capaci di influenzare positivamente la salute dei consumatori. L’interesse economico e commerciale per la coltura del mirtillo gigante in Italia continua ad essere rilevante: il miglioramento delle tecnologie di produzione e conservazione, associate alla maggior consapevolezza del valore nutraceutico del frutto ne stanno favorendo espansione ed utilizzo. Gli impianti di lampone, anche se concentrati prevalentemente in Piemonte, Lombardia e Trentino Alto Adige, si stanno tuttavia espandendo dalle tradizionali aree verso nuove regioni. La coltura negli ultimi due lustri ha trovato una crescente diffusione nelle regioni del Sud: Puglia, Basilicata, Sicilia (sui Nebrodi) e soprattutto in Calabria dove, in coltura protetta, alcune cultivar rifiorenti fruttificano fino ai mesi invernali. La mora di rovo in Italia continua ad avere una diffusione modesta. La coltura è limitata infatti alle zone del Nord Italia: Trentino-Alto Adige, Piemonte, Lombardia e Friuli Venezia Giulia rappresentano il 75% del raccolto nazionale anche se, recentemente, la coltura si sta espandendo negli areali Centro-Meridionali, in Calabria in particolare, ampliando così il periodo di commercializzazione delle more. Il gruppo di lavoro sui piccoli frutti, nell’ambito del Progetto Liste Varietali, è composto da otto Unità operative e dieci campi sperimentali, collocati prevalentemente al Nord ed al Centro della Penisola.
2009
-
73
81
Liste varietali; miglioramento genetico
G. Bounous; G. L. Beccaro; S. Canterino; F.R. De Salvador; T. Eccher; L. Folini; G. Granelli; V. Ughini
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