Utilizzando l’European Community Household Panel (ECHP), in questo lavoro si analizza l’effetto della classe, del contratto e del settore sulle uscite delle donne dal mercato del lavoro in quattro paesi con configurazioni istituzionali e culturali differenti: l’Italia, la Spagna, la Danimarca e il Regno Unito. I risultati delle analisi empiriche confermano che le linee di divisione della forza lavoro femminile variano tra paesi. In Italia ciò che più conta è il settore, se pubblico o privato. Anche in Spagna lavorare nel pubblico facilita la continuità, ma anche essere in una posizione occupazionale alta o lavorare con contratti stabili. In Danimarca, dove le politiche e la cultura sostengono il coinvolgimento delle donne con figli nel lavoro retribuito e dove la segmentazione del mercato del lavoro è minima, le donne raramente smettono di lavorare per diventare “casalinghe”, indipendentemente dal loro capitale umano e dalle caratteristiche del loro lavoro. Nel Regno Unito, dove le disparità salariali sono alte, il sostegno pubblico per la conciliazione è minimo e la solidarietà intergenerazionale più debole, le uscite delle donne dal mercato del lavoro sono frequenti e stratificate per tutte le linee, per classe, settore e contratto, oltre che per capitale umano.
Le uscite delle donne dal mercato del lavoro: quanto pesano la classe, il contratto e il settore? Un confronto tra Italia, Spagna, Danimarca e Regno Unito
SOLERA, Cristina
2014-01-01
Abstract
Utilizzando l’European Community Household Panel (ECHP), in questo lavoro si analizza l’effetto della classe, del contratto e del settore sulle uscite delle donne dal mercato del lavoro in quattro paesi con configurazioni istituzionali e culturali differenti: l’Italia, la Spagna, la Danimarca e il Regno Unito. I risultati delle analisi empiriche confermano che le linee di divisione della forza lavoro femminile variano tra paesi. In Italia ciò che più conta è il settore, se pubblico o privato. Anche in Spagna lavorare nel pubblico facilita la continuità, ma anche essere in una posizione occupazionale alta o lavorare con contratti stabili. In Danimarca, dove le politiche e la cultura sostengono il coinvolgimento delle donne con figli nel lavoro retribuito e dove la segmentazione del mercato del lavoro è minima, le donne raramente smettono di lavorare per diventare “casalinghe”, indipendentemente dal loro capitale umano e dalle caratteristiche del loro lavoro. Nel Regno Unito, dove le disparità salariali sono alte, il sostegno pubblico per la conciliazione è minimo e la solidarietà intergenerazionale più debole, le uscite delle donne dal mercato del lavoro sono frequenti e stratificate per tutte le linee, per classe, settore e contratto, oltre che per capitale umano.File | Dimensione | Formato | |
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