Gli autori affrontano le problematiche relative al rinvenimento di resti cadaverici in mare per al soluzione delle quali richiamano la necessità di un approccio multidisciplinare. In particolare accanto ai comuni rilievi di stretta competenza medico-legale propongono il contributo della biologia marina nello studio dei parametri utili nella determinazione del tempo di stazionamento in acqua. Al rguardo sottolineano l'importanza dell'analisi del templ di sviluppo degli organismi della fauna e della flora marina (crostacei cirripedi, policheti, serpulidi, bivalvi ostreidi, alghe, ecc.) che possono aver colonizzato la salma con fini saprotitici o da epibionti. L'inquadramento tassonomico dei predetti organismi, la conoscenza dei loro tempi medi di crescita nonche la correlazione degli stessi con i fattori ambientali (salinità, temperatura, idrodinamismi) offrono ulterion informazioni nel circostanziare il periodo e le possibili sedi di stazionamento nonchè le aree di provenienza del cadavere. Gli autori quindi illustrano i risultati ottenuti mediante tale approccio metodologico nella soluzione di alcuni casi peritali giunti alla loro osservazione.
Determinazione dell’epoca di permanenza in acqua di mare mediante studio di organismi bentonici
DI VELLA, Giancarlo;
1998-01-01
Abstract
Gli autori affrontano le problematiche relative al rinvenimento di resti cadaverici in mare per al soluzione delle quali richiamano la necessità di un approccio multidisciplinare. In particolare accanto ai comuni rilievi di stretta competenza medico-legale propongono il contributo della biologia marina nello studio dei parametri utili nella determinazione del tempo di stazionamento in acqua. Al rguardo sottolineano l'importanza dell'analisi del templ di sviluppo degli organismi della fauna e della flora marina (crostacei cirripedi, policheti, serpulidi, bivalvi ostreidi, alghe, ecc.) che possono aver colonizzato la salma con fini saprotitici o da epibionti. L'inquadramento tassonomico dei predetti organismi, la conoscenza dei loro tempi medi di crescita nonche la correlazione degli stessi con i fattori ambientali (salinità, temperatura, idrodinamismi) offrono ulterion informazioni nel circostanziare il periodo e le possibili sedi di stazionamento nonchè le aree di provenienza del cadavere. Gli autori quindi illustrano i risultati ottenuti mediante tale approccio metodologico nella soluzione di alcuni casi peritali giunti alla loro osservazione.| File | Dimensione | Formato | |
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