La capra è tra le specie di interesse zootecnico, un esempio unico di variabilità nell’espressione dei geni CSN1S1, CSN2 e CSN1S2 che codificano per le caseine αs1, β e αs2. Il polimorfismo della caseina αs1 è dovuto alla presenza di almeno 16 alleli che sulla base del contenuto di tale frazione nel latte possono essere classificati in 4 gruppi: alleli forti (~3,5 g/L),medi (~1,1 g/L), deboli (~0,45 g/L), e nulli (per una review Cosenza et al., 2008). Analogalmente, le differenze individuali d’espressione al locus CSN2 sono determinate dalla presenza di almeno 8 alleli associati a 2 livelli quantitativi: normale (~5 g/l) e nullo (per una review Cosenza et al., 2007), mentre al locus CSN1S2 sono noti 7 alleli responsabili di 3 livelli di espressione: normale (~2,5 g/l), ridotto (~1,5 g/l) e nullo (per una review Ramunno et al., 2001). È stato dimostrato che tali differenze non hanno effetto solo sul contenuto di proteine nel latte, ma anche sul diametro e sul contenuto in calcio delle micelle proteiche, con conseguenze sulla resa casearia e sulle caratteristiche tecnologiche del latte (Remuef, 1993; Ramunno et al., 1995). L’individuazione degli eventi molecolari responsabili di tali differenze ha reso possibile l’utilizzazione di tali geni (Selezione Assistita da Geni, GAS) per il miglioramento delle caratteristiche quali-quantitative del latte di capra. Obiettivo del presente lavoro, realizzato nell’ambito di un progetto Mipaf di rilevanza nazionale (SelMol), è stato quello di determinare il genotipo ai loci delle caseine Ca-sensibili di becchi appartenenti ad alcune razze allevate in Italia destinati ad FA.
La GAS (Gene Assisted Selection) per il miglioramento delle caratteristiche quali-quantitative del latte di capra
PAUCIULLO, Alfredo;
2010-01-01
Abstract
La capra è tra le specie di interesse zootecnico, un esempio unico di variabilità nell’espressione dei geni CSN1S1, CSN2 e CSN1S2 che codificano per le caseine αs1, β e αs2. Il polimorfismo della caseina αs1 è dovuto alla presenza di almeno 16 alleli che sulla base del contenuto di tale frazione nel latte possono essere classificati in 4 gruppi: alleli forti (~3,5 g/L),medi (~1,1 g/L), deboli (~0,45 g/L), e nulli (per una review Cosenza et al., 2008). Analogalmente, le differenze individuali d’espressione al locus CSN2 sono determinate dalla presenza di almeno 8 alleli associati a 2 livelli quantitativi: normale (~5 g/l) e nullo (per una review Cosenza et al., 2007), mentre al locus CSN1S2 sono noti 7 alleli responsabili di 3 livelli di espressione: normale (~2,5 g/l), ridotto (~1,5 g/l) e nullo (per una review Ramunno et al., 2001). È stato dimostrato che tali differenze non hanno effetto solo sul contenuto di proteine nel latte, ma anche sul diametro e sul contenuto in calcio delle micelle proteiche, con conseguenze sulla resa casearia e sulle caratteristiche tecnologiche del latte (Remuef, 1993; Ramunno et al., 1995). L’individuazione degli eventi molecolari responsabili di tali differenze ha reso possibile l’utilizzazione di tali geni (Selezione Assistita da Geni, GAS) per il miglioramento delle caratteristiche quali-quantitative del latte di capra. Obiettivo del presente lavoro, realizzato nell’ambito di un progetto Mipaf di rilevanza nazionale (SelMol), è stato quello di determinare il genotipo ai loci delle caseine Ca-sensibili di becchi appartenenti ad alcune razze allevate in Italia destinati ad FA.File | Dimensione | Formato | |
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