Il saggio affronta lo studio dei centri di insegnamento nelle corti signorili dell’Italia nord-occidentale nei secoli XIV-XV. Lo sviluppo della scuola di corte nel tardo medioevo presso i Visconti-Sforza, i Savoia e due principati minori dell’area oggetto di studio, cioè i marchesati di Saluzzo e di Monferrato, fu strettamente dipendente dalle inclinazioni culturali delle casate al potere, tutte profondamente a contatto tra loro, anche sul piano delle relazioni parentali. Verso la formazione del futuro regnante si orientò parte della più aggiornata precettistica pedagogica dell’umanesimo, fondata su temi già presenti nei programmi di insegnamento delle scuole dei maestri privati e delle scuole comunali di livello superiore. Lo spazio della corte divenne un collettore di esperienze, anche pedagogiche, molto spesso maturate altrove, coinvolgendo, soprattutto nel caso della famiglia Visconti-Sforza, una parte considerevole dei maggiori esponenti della cultura umanistica lombarda. La ricostruzione del quadro della docenza ha evidenziato la forte mobilità di modelli pedagogici e di maestri-letterati fra le diverse corti, il cui primo centro di irradiazione fu il ducato di Milano. Questi transiti ripropongono, sul piano dell’organizzazione scolastica di corte, la stessa tendenza all’imitatio che i piccoli principati rivelarono nella riproduzione degli apparati amministrativi dei maggiori Stati regionali. This article presents an overview of the role of the schools in the aristocratic courts in the north west regions of Italy during the XIV-XV centuries. The development, during the Late Middle Ages, of the court schools of the Visconti-Sforza and Savoia families and that of the two minor dominations in the area considered in the study, the marquisates of Saluzzo and the marquisates of Monferrato, was deeply influenced by the cultural interests of the dinasty in power, all deeply related with one another, also by means of kinship relations. Part of the leading didactic literary production of Humanism began to focus on the education of future rulers. The court became a point of intersection of pedagogical experiences often developed elsewhere, and it employed, especially in the case of the Visconti-Sforza family, a substantial share of the highest representatives of the humanistic culture in Lombardy. The reconstruction of the teaching scene has drawn attention to the flow of teachers and learning models from one court to another, finding in the duchy of Milan its first spring. This mobility exhibits the same inclination towards imitatio shown by smaller principalities in replicating the administrative bodies of the bigger regional States, also in the context of organizing court educational centres.

La scuola nelle corti tardomedievali dell’Italia nordoccidentale: circolazione di maestri e di modelli

ROSSO, Paolo
2015-01-01

Abstract

Il saggio affronta lo studio dei centri di insegnamento nelle corti signorili dell’Italia nord-occidentale nei secoli XIV-XV. Lo sviluppo della scuola di corte nel tardo medioevo presso i Visconti-Sforza, i Savoia e due principati minori dell’area oggetto di studio, cioè i marchesati di Saluzzo e di Monferrato, fu strettamente dipendente dalle inclinazioni culturali delle casate al potere, tutte profondamente a contatto tra loro, anche sul piano delle relazioni parentali. Verso la formazione del futuro regnante si orientò parte della più aggiornata precettistica pedagogica dell’umanesimo, fondata su temi già presenti nei programmi di insegnamento delle scuole dei maestri privati e delle scuole comunali di livello superiore. Lo spazio della corte divenne un collettore di esperienze, anche pedagogiche, molto spesso maturate altrove, coinvolgendo, soprattutto nel caso della famiglia Visconti-Sforza, una parte considerevole dei maggiori esponenti della cultura umanistica lombarda. La ricostruzione del quadro della docenza ha evidenziato la forte mobilità di modelli pedagogici e di maestri-letterati fra le diverse corti, il cui primo centro di irradiazione fu il ducato di Milano. Questi transiti ripropongono, sul piano dell’organizzazione scolastica di corte, la stessa tendenza all’imitatio che i piccoli principati rivelarono nella riproduzione degli apparati amministrativi dei maggiori Stati regionali. This article presents an overview of the role of the schools in the aristocratic courts in the north west regions of Italy during the XIV-XV centuries. The development, during the Late Middle Ages, of the court schools of the Visconti-Sforza and Savoia families and that of the two minor dominations in the area considered in the study, the marquisates of Saluzzo and the marquisates of Monferrato, was deeply influenced by the cultural interests of the dinasty in power, all deeply related with one another, also by means of kinship relations. Part of the leading didactic literary production of Humanism began to focus on the education of future rulers. The court became a point of intersection of pedagogical experiences often developed elsewhere, and it employed, especially in the case of the Visconti-Sforza family, a substantial share of the highest representatives of the humanistic culture in Lombardy. The reconstruction of the teaching scene has drawn attention to the flow of teachers and learning models from one court to another, finding in the duchy of Milan its first spring. This mobility exhibits the same inclination towards imitatio shown by smaller principalities in replicating the administrative bodies of the bigger regional States, also in the context of organizing court educational centres.
2015
127
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46
http://mefrm.revues.org/2414
Corte; Scuola nel Medioevo; Monferrato; Savoia; Lombardia; Saluzzo; Paleologi; Visconti; Sforza; Umanesimo; retorica
Paolo Rosso
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