I requisiti di età massima per l’accesso a posti di pubblico impiego sono in contrasto con il c.d. “diritto anti-discriminatorio” di derivazione europea ove non siano coessenziali al posto a messo a bando, in ragione dei caratteri dell’attività esercitata. L’ordinamento italiano ha previsto la generalizzata abolizione dei mede-simi requisiti sin dalla fine degli anni ’90, benché nel perseguimento di finalità solo in parte riconducibili al principio di solidarietà tra generazioni, che oggi pare comunque arretrare innanzi ai nuovi imperativi di “ri-cambio generazionale”.
Il divieto di discriminazioni in ragione dell’età nell’ordinamento dell’Unione europea e i pubblici concorsi
GAGLIARDI, Barbara Sara Alessandra
2015-01-01
Abstract
I requisiti di età massima per l’accesso a posti di pubblico impiego sono in contrasto con il c.d. “diritto anti-discriminatorio” di derivazione europea ove non siano coessenziali al posto a messo a bando, in ragione dei caratteri dell’attività esercitata. L’ordinamento italiano ha previsto la generalizzata abolizione dei mede-simi requisiti sin dalla fine degli anni ’90, benché nel perseguimento di finalità solo in parte riconducibili al principio di solidarietà tra generazioni, che oggi pare comunque arretrare innanzi ai nuovi imperativi di “ri-cambio generazionale”.File in questo prodotto:
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