Tra le competenze cardine che caratterizzano la professionalità di quanti operano in ambito educativo e formativo, non possono mancare quelle progettuali, quelle valutative e quelle nella ricerca empirica. La competenza nella progettazione costituisce la risposta professionale alla richiesta sociale di interventi adeguati ai bisogni emergenti nei diversi settori in cui l’azione educativa e formativa si colloca. È importante che l’azione progettuale si strutturi su problemi e bisogni reali del contesto, ponendo attenzione a creare consenso sia all’interno dell’istituzione educativa sia all’esterno, per favorire l’incisività degli interventi e la diffusione delle prassi efficaci. Ciò è tanto più possibile quanto più l’operatore fa proprie le strategie della ricerca educativa e pone attenzione alla valutazione sistematica (ex ante, in itinere, ex post) di processi ed esiti delle azioni condotte. La valutazione è, infatti, strettamente connessa con il processo di progettazione e attuazione degli interventi, ne accompagna e ne guida il progressivo sviluppo. La ricerca empirica in educazione offre un modello che permea le due competenze precedenti e pone le basi per lavorare con metodo scientifico, per fondare le proprie scelte e le proprie azioni su studi riconosciuti nella comunità scientifica, per reperire o costruire strumenti di analisi iniziale e controllo delle azioni condotte validi e affidabili, conferendo così al lavoro educativo la dignità scientifica e sociale che gli appartiene. Il presente volume propone indicazioni operative, strumenti ed esempi concreti (tratti da esperienze di ricerca condotte negli anni dall’autrice) per costruire progetti in ambito educativo (individuale e di comunità) e formativo, condurne la stesura formale (anche per poter presentare richieste di finanziamento o rispondere a bandi), avviarne l’attuazione e definire adeguati piani di valutazione. La sua struttura segue l’itinerario del lavoro di progettazione. Nel primo capitolo si approfondisce il concetto di progetto, distinguendolo da altri ad esso connessi (politica, programma, piano, intervento), le istanze pedagogiche che ne sono alla base (intenzionalità, responsabilità, concetto di cura) e i modelli che ne guidano l’attuazione. Si pone l’attenzione, infine, sull’importanza di un lavoro progettuale che coinvolga il soggetto e il gruppo nella loro globalità, evitando la frammentazione della persona tra servizi o professionisti. I capitolo successivi prendono in esame i diversi passaggi che compongono il lavoro di progettazione: l’analisi dei bisogni (cap. 2), l’identificazione dei traguardi dell’azione educativa e formativa e strategie per formularli in modo che sia possibile verificarne il raggiungimento (cap. 3), la strutturazione degli interventi con la descrizione dei diversi elementi che devono essere esplicitati, la stesura formale del progetto, le problematiche connesse con la realizzazione delle azioni previste (cap. 4), la costruzione di un adeguato piano di valutazione che si integri con il piano progettuale e consideri tutti gli elementi utili a verificarne il processo e l’efficacia, in modo da renderne eventualmente possibile la replicabilità (cap. 5).
Dalla progettazione alla valutazione. Modelli e metodi per educatori e formatori
TORRE, Emanuela Maria Teresa
2014-01-01
Abstract
Tra le competenze cardine che caratterizzano la professionalità di quanti operano in ambito educativo e formativo, non possono mancare quelle progettuali, quelle valutative e quelle nella ricerca empirica. La competenza nella progettazione costituisce la risposta professionale alla richiesta sociale di interventi adeguati ai bisogni emergenti nei diversi settori in cui l’azione educativa e formativa si colloca. È importante che l’azione progettuale si strutturi su problemi e bisogni reali del contesto, ponendo attenzione a creare consenso sia all’interno dell’istituzione educativa sia all’esterno, per favorire l’incisività degli interventi e la diffusione delle prassi efficaci. Ciò è tanto più possibile quanto più l’operatore fa proprie le strategie della ricerca educativa e pone attenzione alla valutazione sistematica (ex ante, in itinere, ex post) di processi ed esiti delle azioni condotte. La valutazione è, infatti, strettamente connessa con il processo di progettazione e attuazione degli interventi, ne accompagna e ne guida il progressivo sviluppo. La ricerca empirica in educazione offre un modello che permea le due competenze precedenti e pone le basi per lavorare con metodo scientifico, per fondare le proprie scelte e le proprie azioni su studi riconosciuti nella comunità scientifica, per reperire o costruire strumenti di analisi iniziale e controllo delle azioni condotte validi e affidabili, conferendo così al lavoro educativo la dignità scientifica e sociale che gli appartiene. Il presente volume propone indicazioni operative, strumenti ed esempi concreti (tratti da esperienze di ricerca condotte negli anni dall’autrice) per costruire progetti in ambito educativo (individuale e di comunità) e formativo, condurne la stesura formale (anche per poter presentare richieste di finanziamento o rispondere a bandi), avviarne l’attuazione e definire adeguati piani di valutazione. La sua struttura segue l’itinerario del lavoro di progettazione. Nel primo capitolo si approfondisce il concetto di progetto, distinguendolo da altri ad esso connessi (politica, programma, piano, intervento), le istanze pedagogiche che ne sono alla base (intenzionalità, responsabilità, concetto di cura) e i modelli che ne guidano l’attuazione. Si pone l’attenzione, infine, sull’importanza di un lavoro progettuale che coinvolga il soggetto e il gruppo nella loro globalità, evitando la frammentazione della persona tra servizi o professionisti. I capitolo successivi prendono in esame i diversi passaggi che compongono il lavoro di progettazione: l’analisi dei bisogni (cap. 2), l’identificazione dei traguardi dell’azione educativa e formativa e strategie per formularli in modo che sia possibile verificarne il raggiungimento (cap. 3), la strutturazione degli interventi con la descrizione dei diversi elementi che devono essere esplicitati, la stesura formale del progetto, le problematiche connesse con la realizzazione delle azioni previste (cap. 4), la costruzione di un adeguato piano di valutazione che si integri con il piano progettuale e consideri tutti gli elementi utili a verificarne il processo e l’efficacia, in modo da renderne eventualmente possibile la replicabilità (cap. 5).File | Dimensione | Formato | |
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