In un quadro nel quale viene presa in esame la riflessione antropologica di alcuni esponenti del cristianesimo del Novecento (A Florenskij, E. Stein, D. Bonhoeffer, S. Weil), il contributo si concentra sull'antropologia di P. Florenskij, evidenziando come dietro la sua struttura e il suo linguaggio, innovativamente espressi in forme legate ai saperi propri della Modernità, continui incessantamente a risuonare la Traditio espressa dall’Ortodossia attraverso la perpetuazione nei secoli dell’adagio patristico: «Dio si e` fatto uomo perche´ l’uomo diventi Dio».
L’uomo come irriducibile imago Dei. L'antropologia teologica di Pavel Florenskij ne "La colonna e il fondamento della Verità"
BERNARDI, PIERGIUSEPPE
2013-01-01
Abstract
In un quadro nel quale viene presa in esame la riflessione antropologica di alcuni esponenti del cristianesimo del Novecento (A Florenskij, E. Stein, D. Bonhoeffer, S. Weil), il contributo si concentra sull'antropologia di P. Florenskij, evidenziando come dietro la sua struttura e il suo linguaggio, innovativamente espressi in forme legate ai saperi propri della Modernità, continui incessantamente a risuonare la Traditio espressa dall’Ortodossia attraverso la perpetuazione nei secoli dell’adagio patristico: «Dio si e` fatto uomo perche´ l’uomo diventi Dio».File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.