"[...] Di fronte a stati non sempre capaci di esibire un ineccepibile fondamento nel passato, non stupisce che la nazione etnica risorga con il vigore di un'irriducibile antagonista, che opera su periodi lunghissimi e tende a costruirsi a sua volta in stato, ma non necessariamente con questo si identifica. Questo ritorno si può constatare in molte situazioni nel mondo, dal Quebec all'Eritrea, ma certo nell'area Balcanica appare problema di drammatica attualità, e induce dunque a riflettere con attenzione anche su un piccolo libro come questo. Il cui soggetto è appunto l'ideale di nazione romena - etnica in senso lato - piuttosto che lo stato romeno. La nazione cioè di coloro che parlano e parlarono romeno [...]. Nella prima parte del volume il lettore troverà i risultati cumulati del convergente impegno dell'archeologia, della linguistica e della storiografia tout court nel riconoscere le tracce di una millenaria permanenza accanto ai documentati rivolgimenti che di tempo in tempo sovvertono tutta l'area balcanica. Con una démarche del tutto conseguente, la nazione di cui si sono individuate le origini diviene nelle pagine seguenti la protagonista di una millenaria vicenda. Essa trascende i dati della politica e i problemi posti dalle complesse mescolanze di popoli e culture in Transilvania, Bucovina, Bessarabia e altri territori [...] fino a diventare all'inizio del ventesimo secolo un attore consapevole [...] La priorità del discorso sulla nazione rispetto a quello sulle articolazioni della società è anch'essa un non imprevedibile risultato é [...] di una riflessione che si colloca nella faticosa ricerca di un nuovo discorso scientifico sulla collettività romena [...]".
Breve storia dei romeni, 2a ed. aggiornata
MERLO, Roberto
2006-01-01
Abstract
"[...] Di fronte a stati non sempre capaci di esibire un ineccepibile fondamento nel passato, non stupisce che la nazione etnica risorga con il vigore di un'irriducibile antagonista, che opera su periodi lunghissimi e tende a costruirsi a sua volta in stato, ma non necessariamente con questo si identifica. Questo ritorno si può constatare in molte situazioni nel mondo, dal Quebec all'Eritrea, ma certo nell'area Balcanica appare problema di drammatica attualità, e induce dunque a riflettere con attenzione anche su un piccolo libro come questo. Il cui soggetto è appunto l'ideale di nazione romena - etnica in senso lato - piuttosto che lo stato romeno. La nazione cioè di coloro che parlano e parlarono romeno [...]. Nella prima parte del volume il lettore troverà i risultati cumulati del convergente impegno dell'archeologia, della linguistica e della storiografia tout court nel riconoscere le tracce di una millenaria permanenza accanto ai documentati rivolgimenti che di tempo in tempo sovvertono tutta l'area balcanica. Con una démarche del tutto conseguente, la nazione di cui si sono individuate le origini diviene nelle pagine seguenti la protagonista di una millenaria vicenda. Essa trascende i dati della politica e i problemi posti dalle complesse mescolanze di popoli e culture in Transilvania, Bucovina, Bessarabia e altri territori [...] fino a diventare all'inizio del ventesimo secolo un attore consapevole [...] La priorità del discorso sulla nazione rispetto a quello sulle articolazioni della società è anch'essa un non imprevedibile risultato é [...] di una riflessione che si colloca nella faticosa ricerca di un nuovo discorso scientifico sulla collettività romena [...]".File | Dimensione | Formato | |
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