La definizione di un insieme di principi contabili globalmente accettati è un passo importante al fine di migliorare la qualità dell’informazione e di rendere comparabili a livello mondiale i bilanci delle imprese. Nel presente lavoro sono affrontate in un’ottica sistematica, con riferimento ai Principi Contabili Nazionali, ai Principi Contabili Internazionali IAS/IFRS e ai Principi Nordamericani US GAAP, le modalità di rilevazione e valutazione contabile delle attività immateriali e dell’avviamento. In particolare l’oggetto di osservazione è la comunicazione aziendale fornita attraverso il bilancio. Le tematiche sono dunque affrontate con riferimento sia ai comportamenti contabili per il bilancio d’esercizio sia a quelli per il bilancio consolidato. La prima parte del lavoro è dedicata all’analisi del contenuto obbligatorio dei documenti di bilancio nei diversi sistemi. La parte seconda affronta, mettendo in risalto le diverse concezioni, le modalità di rilevazione e valutazione delle attività immateriali con riferimento alle regole nazionali italiane, ai principi contabili internazionali di prossima applicazione e ai principi contabili statunitensi US GAAP. La terza parte dell’opera è incentrata sulle modalità di rilevazione e di valutazione successiva dell’avviamento o goodwill che recentemente, prima con riferimento ai principi US GAAP e poi ai principi internazionali, hanno subito dei profondi cambiamenti differenziandosi nettamente dalla tradizione contabile precedente. La parte quarta è riferita alla valutazione delle attività immateriali e dell’avviamento per perdite di valore e all’“impairment test”. La normativa nazionale prevede la svalutazione per mettere in risalto perdite durevoli di valore; i principi internazionali e i principi americani definiscono, invece, delle metodologie che consentono, pur con impostazioni differenziate, di rilevare in modo “oggettivo” e misurabile tali perdite di valore. La parte conclusiva è dedicata, all’analisi sistematica delle differenze nel trattamento contabile delle attività immateriali e dell’avviamento nei sistemi contabili analizzati. L’obiettivo di questa pubblicazione è in primo luogo il supporto nella definizione dei comportamenti contabili da seguire nella presentazione delle attività immateriali e dell’avviamento nei conti annuali e consolidati nei diversi contesti normativi affrontati. Tali impostazioni contabili coinvolgono da vicino diverse realtà aziendali nazionali che sono costrette a prendere in considerazione nella loro comunicazione finanziaria i diversi principi (Principi nazionali, Principi Internazionali IAS/IFRS, Principi americani US GAAP); si pensi in proposito a società partecipanti a gruppi quotati sia presso borse valori nazionali sia sui mercati nord americani (Nasdaq, Nyse, ecc.). In secondo luogo questo lavoro si propone di fare un ulteriore passo in avanti, rispetto all’approccio tradizionale ai nuovi principi contabili internazionali, che contempla l’analisi delle problematiche dell’applicazione e la compatibilità con le regole attualmente in vigore nel nostro Paese, in un’ottica di convergenza. L’individuazione degli aspetti differenziali tra le diverse regole contabili ha infatti lo scopo di facilitare la comprensione delle difficoltà nel processo di convergenza e degli sforzi che devono essere ancora compiuti per consentire la perfetta confrontabilità dei bilanci e dei bilanci consolidati delle aziende “global player” e per un miglioramento a livello mondiale degli “standard contabili”. L’International Accounting Standard Board IASB ed il Financial Accounting Standard Board FASB, gli organismi che attualmente hanno la responsabilità di definire rispettivamente i principi contabili internazionali IAS/IFRS ed i principi contabili americani US GAAP hanno da tempo provveduto a definire protocolli di convergenza dove il principale obiettivo è quello di individuare dei filoni di “improvement” sui quali operare. È infatti importante rilevare, che il vero beneficio del processo di convergenza delle regole di costruzione dei bilanci non è riscontrabile esclusivamente nella diffusione a livello globale di principi contabili omogenei ma anche e soprattutto nel miglioramento continuo che tale processo di confronto determina.

LE ATTIVITA' IMMATERIALI, L'AVVIAMENTO E L'IMPAIRMENT NEI BILANCI

BIANCONE, Paolo
2006-01-01

Abstract

La definizione di un insieme di principi contabili globalmente accettati è un passo importante al fine di migliorare la qualità dell’informazione e di rendere comparabili a livello mondiale i bilanci delle imprese. Nel presente lavoro sono affrontate in un’ottica sistematica, con riferimento ai Principi Contabili Nazionali, ai Principi Contabili Internazionali IAS/IFRS e ai Principi Nordamericani US GAAP, le modalità di rilevazione e valutazione contabile delle attività immateriali e dell’avviamento. In particolare l’oggetto di osservazione è la comunicazione aziendale fornita attraverso il bilancio. Le tematiche sono dunque affrontate con riferimento sia ai comportamenti contabili per il bilancio d’esercizio sia a quelli per il bilancio consolidato. La prima parte del lavoro è dedicata all’analisi del contenuto obbligatorio dei documenti di bilancio nei diversi sistemi. La parte seconda affronta, mettendo in risalto le diverse concezioni, le modalità di rilevazione e valutazione delle attività immateriali con riferimento alle regole nazionali italiane, ai principi contabili internazionali di prossima applicazione e ai principi contabili statunitensi US GAAP. La terza parte dell’opera è incentrata sulle modalità di rilevazione e di valutazione successiva dell’avviamento o goodwill che recentemente, prima con riferimento ai principi US GAAP e poi ai principi internazionali, hanno subito dei profondi cambiamenti differenziandosi nettamente dalla tradizione contabile precedente. La parte quarta è riferita alla valutazione delle attività immateriali e dell’avviamento per perdite di valore e all’“impairment test”. La normativa nazionale prevede la svalutazione per mettere in risalto perdite durevoli di valore; i principi internazionali e i principi americani definiscono, invece, delle metodologie che consentono, pur con impostazioni differenziate, di rilevare in modo “oggettivo” e misurabile tali perdite di valore. La parte conclusiva è dedicata, all’analisi sistematica delle differenze nel trattamento contabile delle attività immateriali e dell’avviamento nei sistemi contabili analizzati. L’obiettivo di questa pubblicazione è in primo luogo il supporto nella definizione dei comportamenti contabili da seguire nella presentazione delle attività immateriali e dell’avviamento nei conti annuali e consolidati nei diversi contesti normativi affrontati. Tali impostazioni contabili coinvolgono da vicino diverse realtà aziendali nazionali che sono costrette a prendere in considerazione nella loro comunicazione finanziaria i diversi principi (Principi nazionali, Principi Internazionali IAS/IFRS, Principi americani US GAAP); si pensi in proposito a società partecipanti a gruppi quotati sia presso borse valori nazionali sia sui mercati nord americani (Nasdaq, Nyse, ecc.). In secondo luogo questo lavoro si propone di fare un ulteriore passo in avanti, rispetto all’approccio tradizionale ai nuovi principi contabili internazionali, che contempla l’analisi delle problematiche dell’applicazione e la compatibilità con le regole attualmente in vigore nel nostro Paese, in un’ottica di convergenza. L’individuazione degli aspetti differenziali tra le diverse regole contabili ha infatti lo scopo di facilitare la comprensione delle difficoltà nel processo di convergenza e degli sforzi che devono essere ancora compiuti per consentire la perfetta confrontabilità dei bilanci e dei bilanci consolidati delle aziende “global player” e per un miglioramento a livello mondiale degli “standard contabili”. L’International Accounting Standard Board IASB ed il Financial Accounting Standard Board FASB, gli organismi che attualmente hanno la responsabilità di definire rispettivamente i principi contabili internazionali IAS/IFRS ed i principi contabili americani US GAAP hanno da tempo provveduto a definire protocolli di convergenza dove il principale obiettivo è quello di individuare dei filoni di “improvement” sui quali operare. È infatti importante rilevare, che il vero beneficio del processo di convergenza delle regole di costruzione dei bilanci non è riscontrabile esclusivamente nella diffusione a livello globale di principi contabili omogenei ma anche e soprattutto nel miglioramento continuo che tale processo di confronto determina.
2006
Giuffré
1
341
9788814130243
Intangible asset; IFRS; IAS; Impairment; Goodwill; Attività immaterili; Bilancio
P. BIANCONE
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/15196
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