La ricerca internazionale sull’affidamento familiare si sta progressivamente incrementando, specie nei Paesi in cui il fenomeno riguarda contingenti rilevanti di bambini. Si tratta, per esempio degli Stati Uniti, dove i bambini in affido hanno raggiunto quota mezzo milione o della Gran Bretagna, dove i minori in affidamento sono circa 50.000 . Molti studi si sono centrati sui problemi di tali soggetti, con un focus più recente su quelli scolastici. Per quest’ultimo aspetto i minori in affido sono stati individuati come una popolazione tra le più vulnerabili , su cui occorrono interventi mirati, in particolare per favorirne il successo scolastico. La riuscita negli studi rappresenta infatti un fattore di resilienza, un indicatore di buon equilibrio del bambino, e un fattore predittivo rilevante della successiva integrazione sociale . Riporteremo in questo contributo una sintesi delle ricerche internazionali sui fattori di rischio che minano l’esito scolastico dei minori in affidamento familiare e su quelli protettivi che ne favoriscono la riuscita. Illustreremo gli interventi risultati efficaci per contrastare le difficoltà di apprendimento di tali minori (specie in contesti anglofoni). Il bilancio delle ricerche condotte sul tema in Paesi differenti, è una sfida complessa, perché la stessa definizione di “bambini in affidamento” non è internazionalmente condivisa e gli studi devono affrontare diversi problemi metodologici. Diventano così difficili le generalizzazioni, ma risulta interessante cercare di individuare le ricorrenze emergenti nel panorama degli studi, anche per analizzare e affrontare meglio il fenomeno nel nostro Paese. In Italia l’affido si è triplicato negli ultimi anni , a seguito dell’incremento delle rotture familiari e delle migrazioni, e ha assunto caratteristiche peculiari, che comportano ulteriori problemi per la riuscita scolastica. In questo contesto si è sviluppato un progetto volto a favorire il successo a scuola dei minori in affido, attraverso interventi domiciliari, che utilizzano un approccio ludico all’apprendimento, finalizzato al potenziamento cognitivo e motivazionale dei bambini, e al riallineamento delle conoscenze e abilità di base. Il programma, denominato Fenix, utilizza le competenze di tutor, adeguatamente formati, e le risorse pedagogiche delle famiglie affidatarie. Presenteremo in questo contributo una ricerca pilota, finalizzata a valutare l’efficacia di tale modello d’intervento. Il campione è rappresentato da bambini della scuola dell’infanzia, con carenze di readiness, e da alunni della scuola primaria, in affido familiare, con difficoltà di apprendimento nelle discipline di base. I risultati evidenziano l’efficacia del programma.

L’affidamento familiare: le difficoltà scolastiche dei bambini e le strategie di supporto. Evidenze di ricerca.

COGGI, Cristina;RICCHIARDI, Paola
2014-01-01

Abstract

La ricerca internazionale sull’affidamento familiare si sta progressivamente incrementando, specie nei Paesi in cui il fenomeno riguarda contingenti rilevanti di bambini. Si tratta, per esempio degli Stati Uniti, dove i bambini in affido hanno raggiunto quota mezzo milione o della Gran Bretagna, dove i minori in affidamento sono circa 50.000 . Molti studi si sono centrati sui problemi di tali soggetti, con un focus più recente su quelli scolastici. Per quest’ultimo aspetto i minori in affido sono stati individuati come una popolazione tra le più vulnerabili , su cui occorrono interventi mirati, in particolare per favorirne il successo scolastico. La riuscita negli studi rappresenta infatti un fattore di resilienza, un indicatore di buon equilibrio del bambino, e un fattore predittivo rilevante della successiva integrazione sociale . Riporteremo in questo contributo una sintesi delle ricerche internazionali sui fattori di rischio che minano l’esito scolastico dei minori in affidamento familiare e su quelli protettivi che ne favoriscono la riuscita. Illustreremo gli interventi risultati efficaci per contrastare le difficoltà di apprendimento di tali minori (specie in contesti anglofoni). Il bilancio delle ricerche condotte sul tema in Paesi differenti, è una sfida complessa, perché la stessa definizione di “bambini in affidamento” non è internazionalmente condivisa e gli studi devono affrontare diversi problemi metodologici. Diventano così difficili le generalizzazioni, ma risulta interessante cercare di individuare le ricorrenze emergenti nel panorama degli studi, anche per analizzare e affrontare meglio il fenomeno nel nostro Paese. In Italia l’affido si è triplicato negli ultimi anni , a seguito dell’incremento delle rotture familiari e delle migrazioni, e ha assunto caratteristiche peculiari, che comportano ulteriori problemi per la riuscita scolastica. In questo contesto si è sviluppato un progetto volto a favorire il successo a scuola dei minori in affido, attraverso interventi domiciliari, che utilizzano un approccio ludico all’apprendimento, finalizzato al potenziamento cognitivo e motivazionale dei bambini, e al riallineamento delle conoscenze e abilità di base. Il programma, denominato Fenix, utilizza le competenze di tutor, adeguatamente formati, e le risorse pedagogiche delle famiglie affidatarie. Presenteremo in questo contributo una ricerca pilota, finalizzata a valutare l’efficacia di tale modello d’intervento. Il campione è rappresentato da bambini della scuola dell’infanzia, con carenze di readiness, e da alunni della scuola primaria, in affido familiare, con difficoltà di apprendimento nelle discipline di base. I risultati evidenziano l’efficacia del programma.
2014
61
4
873
901
Cristina Coggi; Paola Ricchiardi
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