L’articolo nasce a margine della nuova edizione commentata, con testo criticamente rivisto, della Vita nuova di Dante nell’àmbito della «Nuova Edizione Commentata delle Opere di Dante» (vd. Roma, Salerno Editrice, 2015). Viene spiegato in che misura il codice Chigiano L VIII 305 della Biblioteca Apostolica Vaticana (siglato K) è stato utilizzato come manoscritto di riferimento per le varianti di forma. A partire dal caso specifico viene poi proposta una riflessione sulla restituzione formale degli antichi testi a tradizione plurima e una discussione sui criteri editoriali, tra conservazione e leggibilità.
Il manoscritto chigiano L VIII 305 della Biblioteca Apostolica Vaticana e la Vita nuova
PIROVANO, Donato
2015-01-01
Abstract
L’articolo nasce a margine della nuova edizione commentata, con testo criticamente rivisto, della Vita nuova di Dante nell’àmbito della «Nuova Edizione Commentata delle Opere di Dante» (vd. Roma, Salerno Editrice, 2015). Viene spiegato in che misura il codice Chigiano L VIII 305 della Biblioteca Apostolica Vaticana (siglato K) è stato utilizzato come manoscritto di riferimento per le varianti di forma. A partire dal caso specifico viene poi proposta una riflessione sulla restituzione formale degli antichi testi a tradizione plurima e una discussione sui criteri editoriali, tra conservazione e leggibilità.File in questo prodotto:
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