Il Museo di Antropologia criminale Cesare Lombroso dell'Università di Torino

Il volume offre nuovi approfondimenti sulle teorie lombrosiane partendo dai reperti e dagli oggetti conservati nel Museo di Antropologia criminale dell'Università di Torino e ne ricostruisce la storia. Sorto all'epoca dell'Unificazione italiana come raccolta privata, divenuto in seguito un museo scientifico noto a livello internazionale, cadde in oblio con il tramonto del positivismo e il superamento delle idee di Lombroso. Dopo un lungo periodo di abbandono, è stato riscoperto negli anni settanta del Novecento da parte di storici e artisti che vi hanno individuato uno straordinario scrigno di beni culturali. Una sorta di unicum, che condensa in sè documenti sul mondo del crimine, sugli apparati di repressione e di controllo, un vastissimo archivio di immagini della devianza, della povertà, della malattia mentale, la prima collezione di "arte pazzesca".