Sommario Il contributo prende le mosse dalla celebre stroncatura desanctisiana dell’opera di Giovan Battista Niccolini e, sviluppando un’osservazione dello stesso De Sanctis, si propone di indagare l’aspetto complesso e talvolta profondamente oscuro della poetica niccoliniana, verificando come l’ambiente familiare messo in scena da Niccolini sia improntato a una sistematica alterazione dei ruoli. Basta addentrarsi un poco nell’universo niccoliniano per trovare rapporti inesistenti o impraticabili fra padri e figli maschi, protezione fino all’accudimento esercitata dalle donne su figli, fratelli, mariti e amanti (tanto che i coniugi sembrano coppie filiali e i fratelli coppie coniugali), ambigui contrasti fra padre e figlia, spesso inspiegabili perché sotterraneamente governati da pulsioni che non possono essere confessate. Abstract Drawing from De Sanctis’ well-known censure of the work of Giovan Battista Niccolini, this article seeks to understand whether the critic fully grasped the extremely complex and sometimes incredibly obscure nature of Niccolini’s poetry and to analyse how the family setting described by Niccolini underwent a systematic change in roles. One need only probe ever so slightly into Niccolini’s world to find non-existent or impossible relationships between fathers and sons, a protective stance – even to the point of sheer coddling – adopted by the women in the family toward children, brothers, husbands and lovers (to such an extent that the married couples often seem like brother and sister and the siblings husband and wife) and ambiguous friction between father and daughter which often goes unexplained precisely because it is governed by unmentionable instincts.
«Non orma di sentimento di famiglia»: interni e inferni familiari nelle tragedie di Giovan Battista Niccolini
ALLASIA, Clara
2015-01-01
Abstract
Sommario Il contributo prende le mosse dalla celebre stroncatura desanctisiana dell’opera di Giovan Battista Niccolini e, sviluppando un’osservazione dello stesso De Sanctis, si propone di indagare l’aspetto complesso e talvolta profondamente oscuro della poetica niccoliniana, verificando come l’ambiente familiare messo in scena da Niccolini sia improntato a una sistematica alterazione dei ruoli. Basta addentrarsi un poco nell’universo niccoliniano per trovare rapporti inesistenti o impraticabili fra padri e figli maschi, protezione fino all’accudimento esercitata dalle donne su figli, fratelli, mariti e amanti (tanto che i coniugi sembrano coppie filiali e i fratelli coppie coniugali), ambigui contrasti fra padre e figlia, spesso inspiegabili perché sotterraneamente governati da pulsioni che non possono essere confessate. Abstract Drawing from De Sanctis’ well-known censure of the work of Giovan Battista Niccolini, this article seeks to understand whether the critic fully grasped the extremely complex and sometimes incredibly obscure nature of Niccolini’s poetry and to analyse how the family setting described by Niccolini underwent a systematic change in roles. One need only probe ever so slightly into Niccolini’s world to find non-existent or impossible relationships between fathers and sons, a protective stance – even to the point of sheer coddling – adopted by the women in the family toward children, brothers, husbands and lovers (to such an extent that the married couples often seem like brother and sister and the siblings husband and wife) and ambiguous friction between father and daughter which often goes unexplained precisely because it is governed by unmentionable instincts.File | Dimensione | Formato | |
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