All'interno del mio intervento ho analizzato il concetto di confine in alcune poesie di Nina Iskrenko, definite visionarie a causa della rappresentazione simbolica della realtà cui fanno riferimento. Nei suoi testi, infatti, l'autrice descrive l'aridità della Russia post-sovietica, focalizzandosi sulla mancanza di valori e sul disorientamento dell'uomo moderno. Allo stesso tempo, la Iskrenko fa riferimento all'esistenza di una dimensione ideale tramite richiami emblematici a elementi oscuri disseminati nel mondo reale. Esistono dei confini effettivi, nei suoi testi, tra questi due mondi (per esempio, una finestra o una porta), che è possibile oltrepassare solo dopo aver acquisito la consapevolezza che la realtà ideale altro non è se non la morte.
La dissoluzione del confine nei versi onirici di Nina Iskrenko
SALA, ROBERTA
2014-01-01
Abstract
All'interno del mio intervento ho analizzato il concetto di confine in alcune poesie di Nina Iskrenko, definite visionarie a causa della rappresentazione simbolica della realtà cui fanno riferimento. Nei suoi testi, infatti, l'autrice descrive l'aridità della Russia post-sovietica, focalizzandosi sulla mancanza di valori e sul disorientamento dell'uomo moderno. Allo stesso tempo, la Iskrenko fa riferimento all'esistenza di una dimensione ideale tramite richiami emblematici a elementi oscuri disseminati nel mondo reale. Esistono dei confini effettivi, nei suoi testi, tra questi due mondi (per esempio, una finestra o una porta), che è possibile oltrepassare solo dopo aver acquisito la consapevolezza che la realtà ideale altro non è se non la morte.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.