La disciplina del trasporto pubblico non di linea nel suo complesso è al centro di notevoli controversie per via delle sfide poste da nuovi operatori commerciali, tra cui la nota società di origine californiana Uber. D’abitudine, si confrontano al riguardo due tesi: da un lato, quella di chi sostiene la piena liceità dell’operato di questa azienda, in tutte le sue modalità operative, compresa quella più controversa, del passaggio dato sulle proprie vetture da privati cittadini, che vengono messi in contatto con i potenziali clienti dalla applicazione per smartphone sviluppata da questa società; all’altro estremo si collocano invece quanti ritengono che questa attività contrasti con la riserva garantita ai taxi dalla legge 21 del 1992 sul trasporto pubblico non di linea. In questo scritto, l'Autore svolge una considerazione su un piano collegato ma diverso, ovvero prova a ribaltare la prospettiva da cui normalmente si guarda alla materia, e indaga non tanto i possibili profili di che organizzano lo svolgimento di un servizio alternativo a quello riservato ai titolari di licenza, ma invece le questioni relative alla disciplina sulla concessione delle licenze.
Profili di illegittimità costituzionale nella disciplina italiana del trasporto pubblico non di linea
DE CARIA, RICCARDO
2015-01-01
Abstract
La disciplina del trasporto pubblico non di linea nel suo complesso è al centro di notevoli controversie per via delle sfide poste da nuovi operatori commerciali, tra cui la nota società di origine californiana Uber. D’abitudine, si confrontano al riguardo due tesi: da un lato, quella di chi sostiene la piena liceità dell’operato di questa azienda, in tutte le sue modalità operative, compresa quella più controversa, del passaggio dato sulle proprie vetture da privati cittadini, che vengono messi in contatto con i potenziali clienti dalla applicazione per smartphone sviluppata da questa società; all’altro estremo si collocano invece quanti ritengono che questa attività contrasti con la riserva garantita ai taxi dalla legge 21 del 1992 sul trasporto pubblico non di linea. In questo scritto, l'Autore svolge una considerazione su un piano collegato ma diverso, ovvero prova a ribaltare la prospettiva da cui normalmente si guarda alla materia, e indaga non tanto i possibili profili di che organizzano lo svolgimento di un servizio alternativo a quello riservato ai titolari di licenza, ma invece le questioni relative alla disciplina sulla concessione delle licenze.File | Dimensione | Formato | |
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