Sacro e profano: due aggettivi sostantivati che inscindibilmente si intrecciano nella nostra civiltà occidentale, attingendo l’uno dall’altro: parodia, imitazione, contrapposizione, fonti e tutto ciò che l’opera dell’uomo ha prodotto, non solo come letteratura (alta e bassa, colta e popolare ormai scritta o a tutt’oggi – ma ancora per quanto? – orale), e anche le cosiddette arti visive. Badando al particulare, allo stile, alla metrica, al significato nascosto nei nomi, alle forme grammaticali inusitate, si cerca di riscoprire il senso di ciò che leggiamo o vediamo, nei limiti delle nostre possibilità, per recuperare ciò che il tempo ha in parte oscurato. A questo servono, pure, gli strumenti filologici.
Tra sacro e profano. Saggi di filologia varia
DEL POPOLO, Concetto
2014-01-01
Abstract
Sacro e profano: due aggettivi sostantivati che inscindibilmente si intrecciano nella nostra civiltà occidentale, attingendo l’uno dall’altro: parodia, imitazione, contrapposizione, fonti e tutto ciò che l’opera dell’uomo ha prodotto, non solo come letteratura (alta e bassa, colta e popolare ormai scritta o a tutt’oggi – ma ancora per quanto? – orale), e anche le cosiddette arti visive. Badando al particulare, allo stile, alla metrica, al significato nascosto nei nomi, alle forme grammaticali inusitate, si cerca di riscoprire il senso di ciò che leggiamo o vediamo, nei limiti delle nostre possibilità, per recuperare ciò che il tempo ha in parte oscurato. A questo servono, pure, gli strumenti filologici.File | Dimensione | Formato | |
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