Nel rispetto dei principi neo-lberistici, si diffonde in seno alla società europea un crescente interesse delle istituzioni, del mondo imprenditoriale e dell'opinione pubblica verso quelle forme di riflessività e libertà responsabile, giunte a compiuta formulazione nel continente nord-americano negli anni Settatna, oggi "laboratorio di sperimentazione" di soluzioni per la gestione delle fonti di rischio e problematicità caratteristiche della società della conoscenza. Si tratta di proposte che maturano in modo non sempre lineare, a opera di nicchie di consumatori e di un selezionato insieme di produttori e distributori con sensibilità etiche, destinate - nel lungo periodo - a preseguire il ben-essere individuale e collettivo secondo schemi alternativi a quelli sin qui dominanti. A partire dalla considerazione che l'agire di consumo rappresenta da sempre uno strumento di inclusione e partecipazione, il volume delinea il ruolo delle scelte e delle pratiche di acquisizione e uso dei referenti nell'esercizio della cittadinanza sociale, individuando le ragioni e le modalità della mobilitazione consumerista negli assetti industriali e post-industriali, nonché le modalità di strutturazione della tutela del consumatore e delle cosiddette politiche del consumo. Inoltre, ricostruisce e analizza criticamente le culture del consumo impegnato circostanziando le ragioni della ciritica e le caratteristiche dei comportamenti responsabili e antagonisti. Il riconoscimento della compresenza di fattori tradizionali e di fonti di innovazione funge infine da base per interrogarsi sul destino di tali esperienze in contesti sempre più incerti e turbolenti.
La governance dei consumi. Presenza e progettualità della società civile nel mercato
CUGNO, Anna
2014-01-01
Abstract
Nel rispetto dei principi neo-lberistici, si diffonde in seno alla società europea un crescente interesse delle istituzioni, del mondo imprenditoriale e dell'opinione pubblica verso quelle forme di riflessività e libertà responsabile, giunte a compiuta formulazione nel continente nord-americano negli anni Settatna, oggi "laboratorio di sperimentazione" di soluzioni per la gestione delle fonti di rischio e problematicità caratteristiche della società della conoscenza. Si tratta di proposte che maturano in modo non sempre lineare, a opera di nicchie di consumatori e di un selezionato insieme di produttori e distributori con sensibilità etiche, destinate - nel lungo periodo - a preseguire il ben-essere individuale e collettivo secondo schemi alternativi a quelli sin qui dominanti. A partire dalla considerazione che l'agire di consumo rappresenta da sempre uno strumento di inclusione e partecipazione, il volume delinea il ruolo delle scelte e delle pratiche di acquisizione e uso dei referenti nell'esercizio della cittadinanza sociale, individuando le ragioni e le modalità della mobilitazione consumerista negli assetti industriali e post-industriali, nonché le modalità di strutturazione della tutela del consumatore e delle cosiddette politiche del consumo. Inoltre, ricostruisce e analizza criticamente le culture del consumo impegnato circostanziando le ragioni della ciritica e le caratteristiche dei comportamenti responsabili e antagonisti. Il riconoscimento della compresenza di fattori tradizionali e di fonti di innovazione funge infine da base per interrogarsi sul destino di tali esperienze in contesti sempre più incerti e turbolenti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.