Da una delle grotte che fanno parte del cosiddetto santuario rupestre di Agrigento proviene un notevole frammento di pinax fittile. Nonostante l'incompletezza, nella scena raffigurata è possibile riconoscere la partenza di un guerriero, che, con la spada sguainata, sale sul proprio carro accanto all'auriga. Tale soluzione iconografica riconduce alla rappresentazione del commiato di Anfiarao. Il pinax costituisce un dono votivo, trova la sua collocazione nell'avanzata seconda metà del VI secolo a.C. e fornisce una nuova attestazione della ricezione della cultura artistica greco-orientale nella Sicilia dell'età arcaica.

Un pinax da Agrigento con la partenza di un guerriero

CONTI, Maria Clara
2014-01-01

Abstract

Da una delle grotte che fanno parte del cosiddetto santuario rupestre di Agrigento proviene un notevole frammento di pinax fittile. Nonostante l'incompletezza, nella scena raffigurata è possibile riconoscere la partenza di un guerriero, che, con la spada sguainata, sale sul proprio carro accanto all'auriga. Tale soluzione iconografica riconduce alla rappresentazione del commiato di Anfiarao. Il pinax costituisce un dono votivo, trova la sua collocazione nell'avanzata seconda metà del VI secolo a.C. e fornisce una nuova attestazione della ricezione della cultura artistica greco-orientale nella Sicilia dell'età arcaica.
2014
10 (2013)
113
123
M. Conti
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/154428
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