Lo studio geomorfologico dei versanti collinari che delimitano la valle del F. Tanaro nel tratto tra San Martino Alfieri e Mongardino mette in luce la presenza di numerose forme relitte di modellamento fluviale, variamente sospese sui rilievi collinari, che conservano talora gli originari depositi fluviali limosi. Le analisi tessiturali di campioni di depositi fluviali raccolti consentono, associate a considerazioni geologiche riguardanti l'evoluzione recente dell'area, di differenziarli da quelli del substrato pliocenico, di origine marina (Formazioni delle Sabbie di Asti e delle Argille di Lugagnano, Boni & Casnedi, 1970). Questi settori di versante normalmente non rientrano tra gli areali a rischio idrogeologico malgrado sia possibile osservare episodi dissestivi, che coinvolgono i depositi superficiali fino all'interfaccia con il substrato, o processi di erosione accelerata delle scarpate dei lembi terrazzati, che possono evolvere in forme di tipo calanchivo. Il riconoscimento e la rappresentazione cartografica di queste forme consente di comprendere meglio l'evoluzione geologica recente del paesaggio e, al contempo, permette una fruizione urbanistica più consapevole e razionale del territorio.
Fenomeni di instabilita' di versante in un tratto astigiano della valle del Fiume Tanaro che interessano forme fluviali sospese
BARBERO, DIEGO;FORNO, Maria Gabriella
2014-01-01
Abstract
Lo studio geomorfologico dei versanti collinari che delimitano la valle del F. Tanaro nel tratto tra San Martino Alfieri e Mongardino mette in luce la presenza di numerose forme relitte di modellamento fluviale, variamente sospese sui rilievi collinari, che conservano talora gli originari depositi fluviali limosi. Le analisi tessiturali di campioni di depositi fluviali raccolti consentono, associate a considerazioni geologiche riguardanti l'evoluzione recente dell'area, di differenziarli da quelli del substrato pliocenico, di origine marina (Formazioni delle Sabbie di Asti e delle Argille di Lugagnano, Boni & Casnedi, 1970). Questi settori di versante normalmente non rientrano tra gli areali a rischio idrogeologico malgrado sia possibile osservare episodi dissestivi, che coinvolgono i depositi superficiali fino all'interfaccia con il substrato, o processi di erosione accelerata delle scarpate dei lembi terrazzati, che possono evolvere in forme di tipo calanchivo. Il riconoscimento e la rappresentazione cartografica di queste forme consente di comprendere meglio l'evoluzione geologica recente del paesaggio e, al contempo, permette una fruizione urbanistica più consapevole e razionale del territorio.File | Dimensione | Formato | |
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