Prendendo lo spunto da una vicenda giudiziaria avvenuta in Portogallo, il lavoro svolge alcune riflessioni di carattere generale sul rinvio pregiudiziale interpretativo (art. 267 TFUE) e sull’idea di interpretazione che esso prefigura. Dopo aver ricostruito il caso di merito e aver tracciato un rapido quadro dei commenti suscitati nella dottrina portoghese, ci si sofferma, in particolare, sull’obbligo di rinvio posto in capo alle giurisdizioni di ultima istanza e sulle conseguenze di carattere risarcitorio previste dall’ordinamento europeo in caso di violazione di tale obbligo. La ricognizione della disciplina sul punto, arricchita dalle precisazioni fornite dalla CGUE, servirà quindi da spunto per lo svolgimento di alcune riflessioni di carattere generale sui margini di autonomia che permangono ai giudici dei Paesi membri dell’Unione europea nello svolgimento della loro attività ermeneutica.
Il rinvio pregiudiziale interpretativo: un (paradossale) ritorno del cognitivismo giuridico?
PALLANTE, FRANCESCO
2013-01-01
Abstract
Prendendo lo spunto da una vicenda giudiziaria avvenuta in Portogallo, il lavoro svolge alcune riflessioni di carattere generale sul rinvio pregiudiziale interpretativo (art. 267 TFUE) e sull’idea di interpretazione che esso prefigura. Dopo aver ricostruito il caso di merito e aver tracciato un rapido quadro dei commenti suscitati nella dottrina portoghese, ci si sofferma, in particolare, sull’obbligo di rinvio posto in capo alle giurisdizioni di ultima istanza e sulle conseguenze di carattere risarcitorio previste dall’ordinamento europeo in caso di violazione di tale obbligo. La ricognizione della disciplina sul punto, arricchita dalle precisazioni fornite dalla CGUE, servirà quindi da spunto per lo svolgimento di alcune riflessioni di carattere generale sui margini di autonomia che permangono ai giudici dei Paesi membri dell’Unione europea nello svolgimento della loro attività ermeneutica.File | Dimensione | Formato | |
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