L’indicazione che proviene da questa ricerca è assai chiara. L’Italia sta attraversando una fase storica contrassegnata da un doppio pluralismo: il pluralismo delle religioni ed il pluralismo nelle religioni. Questa trasformazione si presenta oggi con caratteri ben più accentuati che nel passato. Da un lato la diffusione dei cosiddetti nuovi movimenti religiosi prima e, poco più tardi, dell’islam e delle altre religioni penetrate in Italia attraverso il processo di immigrazione ha introdotto nel sentire collettivo di gran parte della popolazione la percezione che l’Italia stia divenendo un paese multi-religioso e ha portato in primo piano una serie di problemi connessi a questa trasformazione: dalla questione della macellazione rituale a quella del velo islamico, dal problema delle mutilazioni sessuali femminili a quello dei simboli religiosi nei luoghi pubblici. Dall’altro il processo di secolarizzazione della vita privata, che è continuato senza battute d’arresto anche negli ultimi decenni, ha eroso la presa dei precetti religiosi sulle scelte che riguardano la vita quotidiana dei fedeli: i risultati delle ricerche sociologiche concordano nel segnalare il declino non soltanto della pratica religiosa (battesimi, matrimoni religiosi, frequenza ad atti di culto, ecc.) ma anche del rispetto delle indicazioni provenienti dal magistero ecclesiastico in materia di famiglia, lavoro, educazione, impiego del tempo libero e via dicendo. Anche tra i fedeli “il senso dell’agire non è più ricavato in modo prevalente dalla religione di appartenenza o di nascita” ma “si costruisce nella vita quotidiana” ed “è incorporato nella biografia individuale attraverso l’azione” . A questa individualizzazione delle scelte pratiche si accompagna un “individualismo del credere” che “mette oggi in discussione ogni pretesa di verità e depotenzia il ruolo normativo delle chiese orientato a definire le condizioni di salvezza, a ribadire le credenze religiose irrinunciabili” : un pluralismo del credere che si accompagna alla pluralità delle forme di appartenenza alla religione di Chiesa .

Un singolare pluralismo

GARELLI, Franco;
2003-01-01

Abstract

L’indicazione che proviene da questa ricerca è assai chiara. L’Italia sta attraversando una fase storica contrassegnata da un doppio pluralismo: il pluralismo delle religioni ed il pluralismo nelle religioni. Questa trasformazione si presenta oggi con caratteri ben più accentuati che nel passato. Da un lato la diffusione dei cosiddetti nuovi movimenti religiosi prima e, poco più tardi, dell’islam e delle altre religioni penetrate in Italia attraverso il processo di immigrazione ha introdotto nel sentire collettivo di gran parte della popolazione la percezione che l’Italia stia divenendo un paese multi-religioso e ha portato in primo piano una serie di problemi connessi a questa trasformazione: dalla questione della macellazione rituale a quella del velo islamico, dal problema delle mutilazioni sessuali femminili a quello dei simboli religiosi nei luoghi pubblici. Dall’altro il processo di secolarizzazione della vita privata, che è continuato senza battute d’arresto anche negli ultimi decenni, ha eroso la presa dei precetti religiosi sulle scelte che riguardano la vita quotidiana dei fedeli: i risultati delle ricerche sociologiche concordano nel segnalare il declino non soltanto della pratica religiosa (battesimi, matrimoni religiosi, frequenza ad atti di culto, ecc.) ma anche del rispetto delle indicazioni provenienti dal magistero ecclesiastico in materia di famiglia, lavoro, educazione, impiego del tempo libero e via dicendo. Anche tra i fedeli “il senso dell’agire non è più ricavato in modo prevalente dalla religione di appartenenza o di nascita” ma “si costruisce nella vita quotidiana” ed “è incorporato nella biografia individuale attraverso l’azione” . A questa individualizzazione delle scelte pratiche si accompagna un “individualismo del credere” che “mette oggi in discussione ogni pretesa di verità e depotenzia il ruolo normativo delle chiese orientato a definire le condizioni di salvezza, a ribadire le credenze religiose irrinunciabili” : un pluralismo del credere che si accompagna alla pluralità delle forme di appartenenza alla religione di Chiesa .
2003
Il Mulino
1
336
9788815095282
pluralismo etico e religioso; secolarizzazione; nuovi movimenti religiosi; sincretismo religioso; credenze; religione civile; identità nazionale; laicità; memoria culturale; risveglio religioso; radici cristiane
F. GARELLI; GUIZZARDI G.; PACE E.
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