I concetti fondamentali della Poetica aristotelica- la poesia come mimesis naturae, il verisimile, il mythos come successione ordinata dei fatti,l’ethos come marca identitaria delle dramatis personae- hanno segnato il confine tra la pratica letteraria e le altre forme di rappresentazione. Il Rinascimento si è misurato con una tradizione letteraria di cui il meraviglioso è stato uno degli elementi costitutivi. Nei Discorsi dell’arte poetica e in particolare sopra il poema eroico T. Tasso si impegna a trovare un punto di mediazione tra verisimile e meraviglioso. Gli argomenti da lui impiegati per avvalorare la possibilità di una conciliazione tra questi due poli all’apparenza inconciliabili mettono in luce il fondamento aporetico della fictio del poeta: da un lato essa è costruzione di un mondo verisimile, dall’altra è mendacium dicere. La stessa aporia si ripresenta nel romanzo di formazione: c’è un ordine che sottende la trasformazione della vita del protagonista? Nella vita reale c’è dissonanza ma, come dice K. P. Moritz nell’Anton Reiser, nella ricostruzione biografica di questa vita, operata con i mezzi della narrazione letteraria, la dissonanza si trasforma in armonia.
Modelli di realtà in letteratura. Una riflessione su meraviglioso e verisimile.
GILODI, Roberto
2014-01-01
Abstract
I concetti fondamentali della Poetica aristotelica- la poesia come mimesis naturae, il verisimile, il mythos come successione ordinata dei fatti,l’ethos come marca identitaria delle dramatis personae- hanno segnato il confine tra la pratica letteraria e le altre forme di rappresentazione. Il Rinascimento si è misurato con una tradizione letteraria di cui il meraviglioso è stato uno degli elementi costitutivi. Nei Discorsi dell’arte poetica e in particolare sopra il poema eroico T. Tasso si impegna a trovare un punto di mediazione tra verisimile e meraviglioso. Gli argomenti da lui impiegati per avvalorare la possibilità di una conciliazione tra questi due poli all’apparenza inconciliabili mettono in luce il fondamento aporetico della fictio del poeta: da un lato essa è costruzione di un mondo verisimile, dall’altra è mendacium dicere. La stessa aporia si ripresenta nel romanzo di formazione: c’è un ordine che sottende la trasformazione della vita del protagonista? Nella vita reale c’è dissonanza ma, come dice K. P. Moritz nell’Anton Reiser, nella ricostruzione biografica di questa vita, operata con i mezzi della narrazione letteraria, la dissonanza si trasforma in armonia.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Gilodi_realtà–e–verisimile.docx
Open Access dal 01/01/2015
Tipo di file:
POSTPRINT (VERSIONE FINALE DELL’AUTORE)
Dimensione
156.93 kB
Formato
Microsoft Word XML
|
156.93 kB | Microsoft Word XML | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.