Bloody soil, fertile land. Neo-liberismo, privatizzazione e violenza

Il saggio analizza come il neo-liberismo influenzi le forme di organizzazione della violenza, in quali termini ciò avvenga nell’ambito della corsa alle risorse naturali, e con quali conseguenze. In primo luogo viene preso in esame il modello di organizzazione della forza di matrice prettamente neo-liberale, ovvero l’azienda privata di sicurezza (o private security firm - PSF). In seconda battuta, si osserva come diverse forme di organizzazione della violenza – dalle forze armate regolari ai ribelli, incluse le stesse PSF – siano funzionali al godimento delle risorse naturali, sia quest’ultimo declinato in termini di controllo o possesso, e indipendentemente dal quadro legale di fondo. Nello svolgere questo passaggio, viene messo in particolare evidenza in quale modo i soggetti privati (siano essi imprese multinazionali o le stesse PSF) contribuiscano a ridefinire la governance della (in)sicurezza. Nel paragrafo conclusivo, infine, vengono messi in evidenza il rafforzamento endogeno del neo-liberalismo, che se da un lato ha necessità di impiegare la violenza per raggiungere alcuni dei suoi scopi, dal lato si dota anche di strumenti propri per assolvere a tale richiesta e la sostanziale spinta illiberale intrinseca a questo processo.