Nel mondo c’è troppo. Ci sono troppe cose perché tutte possano starci. Eppure ci stanno. Si tratta di vedere come è possibile. Il termine «aggiunta» individua l’esatto dispositivo (filosofico, teologico, affettivo e politico) tramite cui ciò, che pure è di troppo, tuttavia riesce a starci. Questo libro invita il lettore a guardare il mondo sotto specie di duplicità, non applicando da fuori una categoria soggettiva, ma lasciandone emergere fenomenologicamente il valore di aggiunta: l’aggiunta cioè sta dalla parte della cosa, non siamo noi a introdurla. Se è così, il problema di «come fa a starci» per un verso è assai più radicale di quanto potessimo sospettare (la saturazione non è una condizione provvisoria, ma strutturale: c’è sempre stato e sempre ci sarà troppo, per quanto ci si affanni a sfoltire), per l’altro è risolto in radice, perché l’escluso – ciò che è di troppo – è sempre già ammesso e perdonato, sempre già incluso. Collegando sinteticamente fenomeni molto diversi tra loro – alcuni lontanissimi, altri vicinissimi all’esperienza dell’uomo contemporaneo (dall’esperienza quotidiana della mancanza di spazio e di tempo, alla crisi del welfare state, alle discussioni teologiche sulla Trinità) – il libro cerca di svolgere il compito tradizionale di un’opera di filosofia: dire che cos’è la realtà. Le analisi si condensano quindi in una formula: l’essere è aggiunta. È questa la sua natura.

Troppo. Saggio filosofico, teologico, politico

GUGLIELMINETTI, Enrico
2015-01-01

Abstract

Nel mondo c’è troppo. Ci sono troppe cose perché tutte possano starci. Eppure ci stanno. Si tratta di vedere come è possibile. Il termine «aggiunta» individua l’esatto dispositivo (filosofico, teologico, affettivo e politico) tramite cui ciò, che pure è di troppo, tuttavia riesce a starci. Questo libro invita il lettore a guardare il mondo sotto specie di duplicità, non applicando da fuori una categoria soggettiva, ma lasciandone emergere fenomenologicamente il valore di aggiunta: l’aggiunta cioè sta dalla parte della cosa, non siamo noi a introdurla. Se è così, il problema di «come fa a starci» per un verso è assai più radicale di quanto potessimo sospettare (la saturazione non è una condizione provvisoria, ma strutturale: c’è sempre stato e sempre ci sarà troppo, per quanto ci si affanni a sfoltire), per l’altro è risolto in radice, perché l’escluso – ciò che è di troppo – è sempre già ammesso e perdonato, sempre già incluso. Collegando sinteticamente fenomeni molto diversi tra loro – alcuni lontanissimi, altri vicinissimi all’esperienza dell’uomo contemporaneo (dall’esperienza quotidiana della mancanza di spazio e di tempo, alla crisi del welfare state, alle discussioni teologiche sulla Trinità) – il libro cerca di svolgere il compito tradizionale di un’opera di filosofia: dire che cos’è la realtà. Le analisi si condensano quindi in una formula: l’essere è aggiunta. È questa la sua natura.
2015
Mursia
Biblioteca di Filosofia/Saggi
1
271
9788842554943
saturazione, distribuzione, aggiunta
Guglielminetti, Enrico
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
VQRTroppo.pdf

Accesso riservato

Tipo di file: PDF EDITORIALE
Dimensione 2.67 MB
Formato Adobe PDF
2.67 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/1553603
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact