Il libro sviluppa una riflessione condivisa a partire da lavori sul campo di lungo termine sui processi di mutamento politico in Marocco e in Tunisia, ricollocando la « primavera araba » in prospettiva storica, prestando particolare attenzione ai modi in cui tale evendo ha contribuito a ridefinire la questione dell’ingiustizia sociale. La tesi sostenuta è che lo studio dei movimenti di protesta emersi alla ribalta nel 2011 non sia sufficiente per spiegare le trasformazioni che ne sono seguite : occorre risalire a prima della primavera araba per comprendere le politiche pubbliche di inclusione dei poveri, i processi di governo dei territori marginalizzati, la costruzione ideologica di problemi reali (o presunti), come la questione giovanile, i problemi strutturali legati al funzionamento del mercato del lavoro e alle rendite economiche, ma anche l’emergere dell’islam politico e il rapporti dei partiti islamisti con lo Stato nazione e con le politiche neoliberali. Questo libro esplora come il processo stesso di formazione dello Stato possa funzionare come una matrice di disuguaglianza legittima, in permanente mutazione secondo i rapporti di potere e le lotte sociali. Il libro ha ricevuto numerose citazioni (39 secondo Google Scholar, marzo 2021) molte delle quali nelle migliori riviste internazionali che si occupano di Nord Africa, come Journal of North African Studies (classe A per il settore 14/A2 ) e Review of African Political Economy (classe A per il settore 14/A2 ), Middle East Law and Governance; International Development Policy, Politique Africaine, L'Année du Maghreb. Tra le recensioni del libro, si segnalano quelle del Journal of North African Studies (classe A per il settore 14/A2), di Revue Tiers Monde (rivista francofona di riferimento per gli studi sullo sviluppo) e di Cahiers d'Etude sur le Monde Arabe et la Méditerranée (rivista con una solida tradizione di studi sull’area).
L'Etat d'injustice au Maghreb. Maroc et Tunisie
BONO, IRENE;
2015-01-01
Abstract
Il libro sviluppa una riflessione condivisa a partire da lavori sul campo di lungo termine sui processi di mutamento politico in Marocco e in Tunisia, ricollocando la « primavera araba » in prospettiva storica, prestando particolare attenzione ai modi in cui tale evendo ha contribuito a ridefinire la questione dell’ingiustizia sociale. La tesi sostenuta è che lo studio dei movimenti di protesta emersi alla ribalta nel 2011 non sia sufficiente per spiegare le trasformazioni che ne sono seguite : occorre risalire a prima della primavera araba per comprendere le politiche pubbliche di inclusione dei poveri, i processi di governo dei territori marginalizzati, la costruzione ideologica di problemi reali (o presunti), come la questione giovanile, i problemi strutturali legati al funzionamento del mercato del lavoro e alle rendite economiche, ma anche l’emergere dell’islam politico e il rapporti dei partiti islamisti con lo Stato nazione e con le politiche neoliberali. Questo libro esplora come il processo stesso di formazione dello Stato possa funzionare come una matrice di disuguaglianza legittima, in permanente mutazione secondo i rapporti di potere e le lotte sociali. Il libro ha ricevuto numerose citazioni (39 secondo Google Scholar, marzo 2021) molte delle quali nelle migliori riviste internazionali che si occupano di Nord Africa, come Journal of North African Studies (classe A per il settore 14/A2 ) e Review of African Political Economy (classe A per il settore 14/A2 ), Middle East Law and Governance; International Development Policy, Politique Africaine, L'Année du Maghreb. Tra le recensioni del libro, si segnalano quelle del Journal of North African Studies (classe A per il settore 14/A2), di Revue Tiers Monde (rivista francofona di riferimento per gli studi sullo sviluppo) e di Cahiers d'Etude sur le Monde Arabe et la Méditerranée (rivista con una solida tradizione di studi sull’area).File | Dimensione | Formato | |
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