Quella di “governabilità” – intesa come “stabilità politica più efficacia decisionale” – è una nozione chiave per comprendere i processi di legittimazione del potere nelle democrazie contemporanee. A partire dalla pubblicazione del Rapporto della Commissione Trilaterale del 1975, il tema dei rischi legati all’ingovernabilità dei regimi democratici assume sempre maggiore rilevanza nella letteratura politologica e giuridica prima e nel dibattito politico poi, in particolare in Italia, considerato un paese ingovernabile per eccellenza, in balia dell’instabilità dei propri governi e dell’inefficienza delle proprie istituzioni. Alla base del presente lavoro vi è il tentativo di ricostruire analiticamente il concetto di governabilità allo scopo di mostrare come gli usi ormai comuni di tale nozione – che rimandano in termini generici a una qualche funzione, più o meno calcolabile, delle prestazioni dei governi democratici – siano alla base di una specifica teoria dell’ordine democratico, secondo la quale esisterebbe un rapporto di proporzionalità inversa tra la rappresentatività delle istituzioni e la governabilità di un sistema politico, e che già nel 1979 Claus Offe definì «teoria neoconservatrice della crisi».
Governabilità. Funzione del sistema democratico o teoria neoconservatrice della crisi?
CUONO, MASSIMO
2015-01-01
Abstract
Quella di “governabilità” – intesa come “stabilità politica più efficacia decisionale” – è una nozione chiave per comprendere i processi di legittimazione del potere nelle democrazie contemporanee. A partire dalla pubblicazione del Rapporto della Commissione Trilaterale del 1975, il tema dei rischi legati all’ingovernabilità dei regimi democratici assume sempre maggiore rilevanza nella letteratura politologica e giuridica prima e nel dibattito politico poi, in particolare in Italia, considerato un paese ingovernabile per eccellenza, in balia dell’instabilità dei propri governi e dell’inefficienza delle proprie istituzioni. Alla base del presente lavoro vi è il tentativo di ricostruire analiticamente il concetto di governabilità allo scopo di mostrare come gli usi ormai comuni di tale nozione – che rimandano in termini generici a una qualche funzione, più o meno calcolabile, delle prestazioni dei governi democratici – siano alla base di una specifica teoria dell’ordine democratico, secondo la quale esisterebbe un rapporto di proporzionalità inversa tra la rappresentatività delle istituzioni e la governabilità di un sistema politico, e che già nel 1979 Claus Offe definì «teoria neoconservatrice della crisi».I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.