I tormenti della bellezza: "Mona Lisa", "Violanta", "Eine florentinische Tragödie" e "Die Gezeichneten" tra Rinascimento e isterismi

Negli anni della prima guerra mondiale approdano sulle scene quattro opere ambientate nel Rinascimento, epoca che le opere di Burckhardt, Berenson e Pater hanno riportato all'attenzione generale. Il saggio esamina gli aspetti di eros, morbosità e raffinatezza che accomunano questi lavori e ne analizza il legame profondo con lavori narrativi o drammatici di poco precedenti, ad opera - fra gli altri - di Arthur Schnitzler, Heinrich Mann, Thomas Mann, Hugo von Hofmannsthal: la cornice rinascimentale è quasi sempre il presupposto di vicende sensuali ed estetizzanti, in cui si rivela centrale il binomio di bellezza e crudeltà evidenziato da Burckhardt. La forma breve dell'atto unico viene privilegiata proprio per dare più intensità alla materia, in cui si rispecchia la situazione presente, in cui sull'orlo della catastrofe ci si appiglia disperatamente a una bellezza ormai fine a se stessa e sempre più intimamente legata alla morte.