In questo articolo si indagano le forme di ideologizzazione che contraddistinsero l’insegnamento della matematica negli anni della dittatura fascista (1922-1943). Particolare attenzione è riservata all’esame dell’offerta di insegnamento a Torino e a quello di due segmenti dell’ordinamento scolastico: la Scuola elementare, considerata dal regime culla dello spirito nazionale delle nuove leve, e gli Istituti magistrali, cui fu affidato il compito di formare intellettualmente e politicamente i ‘buoni maestri fascisti’, modelli di dedizione alla causa del Duce e portavoce dei successi del regime nelle aule.
La stagione del consenso forzato: l’insegnamento della Matematica nel Ventennio fascista
LUCIANO, Erika
2015-01-01
Abstract
In questo articolo si indagano le forme di ideologizzazione che contraddistinsero l’insegnamento della matematica negli anni della dittatura fascista (1922-1943). Particolare attenzione è riservata all’esame dell’offerta di insegnamento a Torino e a quello di due segmenti dell’ordinamento scolastico: la Scuola elementare, considerata dal regime culla dello spirito nazionale delle nuove leve, e gli Istituti magistrali, cui fu affidato il compito di formare intellettualmente e politicamente i ‘buoni maestri fascisti’, modelli di dedizione alla causa del Duce e portavoce dei successi del regime nelle aule.File in questo prodotto:
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