In alcune Novelle per un anno Pirandello tratta di vino, più o meno direttamente, attribuendo ad esso, nella maggior parte dei casi, funzioni e significati rilevanti. Le funzioni che il vino assume all’interno delle Novelle paiono molteplici. Da una parte esso diviene una sorta di tramite verso la morte, in quanto uno dei vizi che scaturiscono dalla disperazione e conducono a disfatta, suicidio e omicidio, oppure, all’opposto, in quanto esso sembra assumere connotati quasi medicinali, di conforto (“Viatico”), rispetto alla trista condizione umana. Dall’altra parte il vino è funzionale ad alcune parodizzazioni del sacramento eucaristico. Simili aspetti spesso coesistono all’interno delle novelle che vengono indagate, tuttavia il motivo della disperazione per la miseria della vita dell’uomo, incapace di conciliare sogni e realtà, costituisce il fondamento stesso dell’ispirazione pirandelliana, e il vino, che con tale disperazione pare talvolta persino identificarsi, diviene una sorta di vero e proprio tramite verso la morte, che è sia fisica – quella dell’omicidio ma soprattutto del suicidio –, sia dell’anima, che quella fisica determina e precede.
L’anima affogata nel vino: il vino, la disperazione e la morte nelle «Novelle per un anno» di Pirandello [Parte I]
CHIARIGLIONE, MARCO
2011-01-01
Abstract
In alcune Novelle per un anno Pirandello tratta di vino, più o meno direttamente, attribuendo ad esso, nella maggior parte dei casi, funzioni e significati rilevanti. Le funzioni che il vino assume all’interno delle Novelle paiono molteplici. Da una parte esso diviene una sorta di tramite verso la morte, in quanto uno dei vizi che scaturiscono dalla disperazione e conducono a disfatta, suicidio e omicidio, oppure, all’opposto, in quanto esso sembra assumere connotati quasi medicinali, di conforto (“Viatico”), rispetto alla trista condizione umana. Dall’altra parte il vino è funzionale ad alcune parodizzazioni del sacramento eucaristico. Simili aspetti spesso coesistono all’interno delle novelle che vengono indagate, tuttavia il motivo della disperazione per la miseria della vita dell’uomo, incapace di conciliare sogni e realtà, costituisce il fondamento stesso dell’ispirazione pirandelliana, e il vino, che con tale disperazione pare talvolta persino identificarsi, diviene una sorta di vero e proprio tramite verso la morte, che è sia fisica – quella dell’omicidio ma soprattutto del suicidio –, sia dell’anima, che quella fisica determina e precede.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.