La tesi centrale dell'articolo è che ci sia una relazione tra la definizione dell'essere come dynamis nel Sofista di Platone e la discussione coeva sulle grandezze incommensurabili, mostrando come alcuni degli argomenti che Platone usa per affermare l'insostenibilità della definizione quantitativa dell'essere (Uno, molti) sono riconducibili all'argomento sulla decomposizione del pari e del dispari con cui si dimostra l'irrazionalità della diagonale del quadrato. Come conseguenza, l'articolo cerca di mostrare che la definizione dell'essere come dynamis è necessaria al fine di "salvare le differenze", ovvero far sì che l'uno non sia uguale al due, come accade secondo Platone nelle tesi dei monisti e dei pluralisti, un collasso logico e ontologico che sarebbe anche conseguenza della negazione dell'irrazionalità della diagonale.
Salvare le differenze. Sulla necessità del non-essere nel "Sofista" di Platone
CHIURAZZI, Gaetano
2015-01-01
Abstract
La tesi centrale dell'articolo è che ci sia una relazione tra la definizione dell'essere come dynamis nel Sofista di Platone e la discussione coeva sulle grandezze incommensurabili, mostrando come alcuni degli argomenti che Platone usa per affermare l'insostenibilità della definizione quantitativa dell'essere (Uno, molti) sono riconducibili all'argomento sulla decomposizione del pari e del dispari con cui si dimostra l'irrazionalità della diagonale del quadrato. Come conseguenza, l'articolo cerca di mostrare che la definizione dell'essere come dynamis è necessaria al fine di "salvare le differenze", ovvero far sì che l'uno non sia uguale al due, come accade secondo Platone nelle tesi dei monisti e dei pluralisti, un collasso logico e ontologico che sarebbe anche conseguenza della negazione dell'irrazionalità della diagonale.File | Dimensione | Formato | |
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