In uno scenario in cui la famiglia pare essere entrata in affanno e la scuola fatica a svolgere tutti i compiti che le sono stati affidati, le realtà del terzo settore stanno giocando un ruolo importante nell’accompagnamento dei giovani all’età adulta. Il presente lavoro è il frutto di una ricerca sul campo sostenuta dalla Fondazione per la scuola della Compagnia di San Paolo, volta ad indagare, in due quartieri della città di Torino, il ruolo e le proposte attive di ciò che comunemente è definito l’extra-scuola. Sono moltissimi, infatti, gli adolescenti che ogni giorno, al termine delle lezioni, praticano attività sportive o si sperimentano in attività ludico-espressive e si confrontano con “adulti altri” come educatori, allenatori e animatori. Qual è il peso educativo delle tante realtà che operano nell’extra-scuola? Cosa propongono loro? Come riescono ad essere attrattive nei confronti di quei giovani che appaiono sempre più emarginati, come i NEET? Che rapporti sussistono tra queste realtà e le agenzie formative tradizionali?
I ragazzi del millennio
ZAMENGO, Federico;PERLINO, ALESSIO;MARTINO, SIMONE CARLO
2015-01-01
Abstract
In uno scenario in cui la famiglia pare essere entrata in affanno e la scuola fatica a svolgere tutti i compiti che le sono stati affidati, le realtà del terzo settore stanno giocando un ruolo importante nell’accompagnamento dei giovani all’età adulta. Il presente lavoro è il frutto di una ricerca sul campo sostenuta dalla Fondazione per la scuola della Compagnia di San Paolo, volta ad indagare, in due quartieri della città di Torino, il ruolo e le proposte attive di ciò che comunemente è definito l’extra-scuola. Sono moltissimi, infatti, gli adolescenti che ogni giorno, al termine delle lezioni, praticano attività sportive o si sperimentano in attività ludico-espressive e si confrontano con “adulti altri” come educatori, allenatori e animatori. Qual è il peso educativo delle tante realtà che operano nell’extra-scuola? Cosa propongono loro? Come riescono ad essere attrattive nei confronti di quei giovani che appaiono sempre più emarginati, come i NEET? Che rapporti sussistono tra queste realtà e le agenzie formative tradizionali?File | Dimensione | Formato | |
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