Il contributo rifà il punto sull'anglofilia di Vittorio Alfieri, non priva, nel corso del tempo, di sfumature critiche. In particolare, vengono esaminate le significative varianti testuali sull'Inghilterra introdotte nelle diverse redazioni dei trattati politici e si propongono alcuni affondi sulla traduzione della "Windsor Forest" di Pope, tradotta dallo scrittore astigiano nel 1790, alla vigilia del suo quarto e ultimo viaggio oltremanica.
(Ancora) su Alfieri, l'Inghilterra e Pope
PELLIZZARI, PATRIZIA
2014-01-01
Abstract
Il contributo rifà il punto sull'anglofilia di Vittorio Alfieri, non priva, nel corso del tempo, di sfumature critiche. In particolare, vengono esaminate le significative varianti testuali sull'Inghilterra introdotte nelle diverse redazioni dei trattati politici e si propongono alcuni affondi sulla traduzione della "Windsor Forest" di Pope, tradotta dallo scrittore astigiano nel 1790, alla vigilia del suo quarto e ultimo viaggio oltremanica.File in questo prodotto:
File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Pellizzari_Alfieri e Pope.pdf
Accesso aperto
Descrizione: Contributo in volume
Tipo di file:
PDF EDITORIALE
Dimensione
432.5 kB
Formato
Adobe PDF
|
432.5 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.