Negli ultimi anni è diventato sempre più evidente che gli interventi medici non soltanto possono – in maniera indiretta – potenziare la condizione del paziente, ma possono anche essere praticati su soggetti sani per migliorare le loro disposizioni e capacità. Queste nuove opportunità aperte dallo sviluppo scientifico e tecnologico sollevano importanti questioni morali che sono sempre più al centro della riflessione bioetica. Diversi sono i piani in cui il tema del potenziamento umano coinvolge la morale. Innanzi tutto, una riflessione sul potenziamento umano si collega alla moralità, in quanto possiamo e dobbiamo ragionare sull’accettabilità morale degli interventi migliorativi. Lo sviluppo tecnologico permette ormai di intervenire sulla natura umana e di modificare, a fini migliorativi, le capacità e le disposizioni che attualmente abbiamo. Quello che possiamo fare, però, non è necessariamente morale ed eticamente accettabile. Inoltre, non vogliamo soltanto sapere se, da un punto di vista morale, è moralmente accettabile intervenire per migliorare le nostre capacità e/o disposizioni. Ci interessa anche capire quale potenziamento della natura umana è moralmente approvabile. In che modo, cioè, possiamo distinguere tra interventi migliorativi accettabili e interventi migliorativi non accettabili e individuare il potenziamento morale. Infine, la relazione tra potenziamento umano e morale si pone al livello che riguarda la possibilità di modificare la natura umana per renderla moralmente più apprezzabile. Attraverso il potenziamento, infatti, possiamo migliorare le nostre capacità fisiche e psichiche, ma potremmo anche accrescere le nostre disposizioni morali. Il dibattito sul potenziamento nasce come riflessione sulla possibilità di ricorrere alle biotecnologie per potenziare le nostre disposizioni fisiche e cognitive. Soltanto di recente è emersa la questione del potenziamento delle nostre capacità morali. Anche in questo caso, comunque, si pone una questione di carattere generale che riguarda la liceità morale di un intervento che modifica le nostre disposizioni e capacità. Ma si pone anche una questione di carattere più particolare che riguarda il tipo di problematiche che il potenziamento morale pone rispetto agli altri tipi di intervento. Noi affronteremo il tema del potenziamento morale soprattutto a questo livello, approfondendo la questione se possiamo rendere le persone morali modificando il loro codice genetico o somministrando loro farmaci.

La medicina e il dogma della normalità nel dibattito sul potenziamento morale

BALISTRERI, Maurizio
2015-01-01

Abstract

Negli ultimi anni è diventato sempre più evidente che gli interventi medici non soltanto possono – in maniera indiretta – potenziare la condizione del paziente, ma possono anche essere praticati su soggetti sani per migliorare le loro disposizioni e capacità. Queste nuove opportunità aperte dallo sviluppo scientifico e tecnologico sollevano importanti questioni morali che sono sempre più al centro della riflessione bioetica. Diversi sono i piani in cui il tema del potenziamento umano coinvolge la morale. Innanzi tutto, una riflessione sul potenziamento umano si collega alla moralità, in quanto possiamo e dobbiamo ragionare sull’accettabilità morale degli interventi migliorativi. Lo sviluppo tecnologico permette ormai di intervenire sulla natura umana e di modificare, a fini migliorativi, le capacità e le disposizioni che attualmente abbiamo. Quello che possiamo fare, però, non è necessariamente morale ed eticamente accettabile. Inoltre, non vogliamo soltanto sapere se, da un punto di vista morale, è moralmente accettabile intervenire per migliorare le nostre capacità e/o disposizioni. Ci interessa anche capire quale potenziamento della natura umana è moralmente approvabile. In che modo, cioè, possiamo distinguere tra interventi migliorativi accettabili e interventi migliorativi non accettabili e individuare il potenziamento morale. Infine, la relazione tra potenziamento umano e morale si pone al livello che riguarda la possibilità di modificare la natura umana per renderla moralmente più apprezzabile. Attraverso il potenziamento, infatti, possiamo migliorare le nostre capacità fisiche e psichiche, ma potremmo anche accrescere le nostre disposizioni morali. Il dibattito sul potenziamento nasce come riflessione sulla possibilità di ricorrere alle biotecnologie per potenziare le nostre disposizioni fisiche e cognitive. Soltanto di recente è emersa la questione del potenziamento delle nostre capacità morali. Anche in questo caso, comunque, si pone una questione di carattere generale che riguarda la liceità morale di un intervento che modifica le nostre disposizioni e capacità. Ma si pone anche una questione di carattere più particolare che riguarda il tipo di problematiche che il potenziamento morale pone rispetto agli altri tipi di intervento. Noi affronteremo il tema del potenziamento morale soprattutto a questo livello, approfondendo la questione se possiamo rendere le persone morali modificando il loro codice genetico o somministrando loro farmaci.
2015
1
118
126
Etica, Biotecnologie, Bioetica, Potenziamento
Balistreri, Maurizio
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