Quando si dice Topografia di Atene il pensiero va, in primo luogo, a Judeich (1931) e a Travlos (1971) da cui ancora oggi non si può fare a meno di prendere le mosse, quando si procede ad un lavoro di sintesi. Operazione peraltro impossibile senza l’ausilio di altri impareggiabili testi come quelle di Wachsmuth, Milchhöfer, Cavvadias e Kawerau, Dörpfeld, Della Seta, Graindor, per citare solo alcuni protagonisti delle ricerche ateniesi, o senza gli analitici lavori americani all’Agora, quelli tedeschi al Ceramico, quelli greci all’Acropoli e in città – soprattutto le ricerche scaturite dalla costruzione della metropolitana –, o alle preziose sintesi generali di Camp (2001) ed Étienne (2004). Questo lavoro ha l’ambizione di rappresentare la storia topografica di Atene senza trascurare l’apporto di tutta una serie di discipline e punti di vista e senza dimenticare il confronto con le fonti scritte, non solo di per sé, ma con il corollario di tutte le interpretazioni rese possibili dalla diversità degli approcci antropologici, storico-politici, economici e religiosi. Dunque non si tratta solo di un aggiornamento, ma di un’opera che mira a ripensare la storia dello spazio urbano ateniese con approcci nuovi, sempre sottoponendo a verifica critica tutte le opinioni accreditate dagli studi passati. Il volume è arricchito da numerose fotografie ed immagini – quasi tutte rielaborate – che consentono di seguire il testo più facilmente; ad esse si aggiungono, nelle tasche esterne di ciascun volume, dettagliate piante di area e, nel quarto volume, la carta archeologica complessiva dell’Asty. Il quarto tomo è dedicato al Ceramico Interno e al Ceramico Esterno, fino all'Accademia e al Kolonos Hippios.

Topografia di Atene. Sviluppo urbano e monumenti dalle origini al III secolo d.C., tomo 4: Ceramico, Dipylon, Accademia

MARCHIANDI, DANIELA FRANCESCA;
2014-01-01

Abstract

Quando si dice Topografia di Atene il pensiero va, in primo luogo, a Judeich (1931) e a Travlos (1971) da cui ancora oggi non si può fare a meno di prendere le mosse, quando si procede ad un lavoro di sintesi. Operazione peraltro impossibile senza l’ausilio di altri impareggiabili testi come quelle di Wachsmuth, Milchhöfer, Cavvadias e Kawerau, Dörpfeld, Della Seta, Graindor, per citare solo alcuni protagonisti delle ricerche ateniesi, o senza gli analitici lavori americani all’Agora, quelli tedeschi al Ceramico, quelli greci all’Acropoli e in città – soprattutto le ricerche scaturite dalla costruzione della metropolitana –, o alle preziose sintesi generali di Camp (2001) ed Étienne (2004). Questo lavoro ha l’ambizione di rappresentare la storia topografica di Atene senza trascurare l’apporto di tutta una serie di discipline e punti di vista e senza dimenticare il confronto con le fonti scritte, non solo di per sé, ma con il corollario di tutte le interpretazioni rese possibili dalla diversità degli approcci antropologici, storico-politici, economici e religiosi. Dunque non si tratta solo di un aggiornamento, ma di un’opera che mira a ripensare la storia dello spazio urbano ateniese con approcci nuovi, sempre sottoponendo a verifica critica tutte le opinioni accreditate dagli studi passati. Il volume è arricchito da numerose fotografie ed immagini – quasi tutte rielaborate – che consentono di seguire il testo più facilmente; ad esse si aggiungono, nelle tasche esterne di ciascun volume, dettagliate piante di area e, nel quarto volume, la carta archeologica complessiva dell’Asty. Il quarto tomo è dedicato al Ceramico Interno e al Ceramico Esterno, fino all'Accademia e al Kolonos Hippios.
2014
Scuola Archeologica Italiana di Atene - Pandemos
SATAA 1.4
1217
1578
9788887744422
http://www.pandemos.it/sataa.html
Atene; topografia storica; Kerameikos; Accademia
E. Greco; con la collaborazione di M.C. Monaco; D. Marchiandi; e di R. Di Cesare; F. Longo
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