Le produzioni Rossetti, Vische e Vinovo sono state caratterizzate dal punto di vista della composizione chimica, tramite la tecnica di fluorescenza di raggi X. La distinzione fra le tre classi è stata ottenuta piuttosto agevolmente in base alle misurazioni effettuate sulle coperture, ed è stato determinato il profilo chimico di ciascuna. La differenziazione dei diversi periodi/conduzioni della manifattura Vinovo è risultata invece alquanto complessa; contrariamente a quanto atteso è emerso un piccolo gruppo nettamente separato riferibile alle conduzione Hannong, con impasto caolinico riconducibile alle tipiche composizioni mitteleuropee, mentre il grosso della produzione Hannong è risultato assai simile composizionalmente alla produzione Gioanetti, con una formulazione alternativa a base di minerali magnesiaci. Tale innovazione era stata storicamente attribuita a Gioanetti, mentre i nostri risultati hanno mostrato con chiarezza come essa debba essere retrodatata almeno alla produzione Vische; è dunque emersa una sostanziale continuità nell???uso di tale formulazione da parte delle manifatture piemontesi del secondo Settecento. Per quanto riguarda la produzione Rossetti, si può invece escludere che i (pochi) pezzi esaminati siano a pasta dura.
Titolo: | Caratterizzazione chimica delle manifatture piemontesi di porcellane del XVIII secolo | |
Autori Riconosciuti: | ||
Autori: | P. Davit; F. Turco; L. Operti; G. Fenoglio; A. Agostino | |
Data di pubblicazione: | 2014 | |
Abstract: | Le produzioni Rossetti, Vische e Vinovo sono state caratterizzate dal punto di vista della composizione chimica, tramite la tecnica di fluorescenza di raggi X. La distinzione fra le tre classi è stata ottenuta piuttosto agevolmente in base alle misurazioni effettuate sulle coperture, ed è stato determinato il profilo chimico di ciascuna. La differenziazione dei diversi periodi/conduzioni della manifattura Vinovo è risultata invece alquanto complessa; contrariamente a quanto atteso è emerso un piccolo gruppo nettamente separato riferibile alle conduzione Hannong, con impasto caolinico riconducibile alle tipiche composizioni mitteleuropee, mentre il grosso della produzione Hannong è risultato assai simile composizionalmente alla produzione Gioanetti, con una formulazione alternativa a base di minerali magnesiaci. Tale innovazione era stata storicamente attribuita a Gioanetti, mentre i nostri risultati hanno mostrato con chiarezza come essa debba essere retrodatata almeno alla produzione Vische; è dunque emersa una sostanziale continuità nell???uso di tale formulazione da parte delle manifatture piemontesi del secondo Settecento. Per quanto riguarda la produzione Rossetti, si può invece escludere che i (pochi) pezzi esaminati siano a pasta dura. | |
Editore: | Silvano Editore | |
Titolo del libro: | Fascino e splendore della porcellana in Piemonte. Rossetti, Vische e Vinovo 1737-1825 | |
Pagina iniziale: | 148 | |
Pagina finale: | 153 | |
Appare nelle tipologie: | 02A-Contributo in volume |
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Caratterizzazione chimica delle manifatture piemontesi di porcellane del XVIII secolo.pdf | PDF EDITORIALE | Accesso aperto | Open Access Visualizza/Apri |