Nella smisurata intertestualità dei «Promessi Sposi» uno dei settori più rilevanti è occupato dai romanzi di Walter Scott. Eppure lo scrittore scozzese è stato spesso considerato un semplice imbrattacarte, un serbatoio di immagini pittoresche da enumerare con arida pedanteria. Questo volume si propone ‒ al contrario ‒ di inscrivere gli echi scottiani in un discorso organico, che sappia indagarne il significato e rendere conto delle affinità profonde che intercorrono fra Scott e Manzoni. Il saggio prende le mosse dall’analisi del rapporto tra l’imagination romantica e la fioritura del romanzo storico, approda a un’innovativa interpretazione dell’artificio del’anonimo e dell’autoreferenzialità (dove Escher e Gödel si intrecciano a Pascal e ai libri sapienziali), si addentra nella disamina dello stile e culmina infine nello studio dell’importanza rivestita dalla compassione.
Il segno e la cornice. I «Promessi Sposi» alla luce dei romanzi di Walter Scott
SARNI, MATTEO
2013-01-01
Abstract
Nella smisurata intertestualità dei «Promessi Sposi» uno dei settori più rilevanti è occupato dai romanzi di Walter Scott. Eppure lo scrittore scozzese è stato spesso considerato un semplice imbrattacarte, un serbatoio di immagini pittoresche da enumerare con arida pedanteria. Questo volume si propone ‒ al contrario ‒ di inscrivere gli echi scottiani in un discorso organico, che sappia indagarne il significato e rendere conto delle affinità profonde che intercorrono fra Scott e Manzoni. Il saggio prende le mosse dall’analisi del rapporto tra l’imagination romantica e la fioritura del romanzo storico, approda a un’innovativa interpretazione dell’artificio del’anonimo e dell’autoreferenzialità (dove Escher e Gödel si intrecciano a Pascal e ai libri sapienziali), si addentra nella disamina dello stile e culmina infine nello studio dell’importanza rivestita dalla compassione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.