Si tratta del commento all'ordinanza di rimessione alle Sezioni unite della Cassazione del quesito "se ai fini della determinazione della pena agli effetti dell’applicazione delle misure cautelari e, di conseguenza, dei relativi termini di durata, si debba tenere conto – ai sensi dell’art. 63, co. 4, c.p. – in caso di concorso di più circostanze aggravanti ad effetto speciale, non solo della pena stabilita per la circostanza più grave ma anche dell’aumento complessivo di un terzo per tutte le altre circostanze globalmente consi- derate". Nel sostenere la soluzione negativa, si richiama, oltre ad una serie di argomenti testuali e sistematici, il principio di proporzionalità e assoluta “residualità” dell’intervento cautelare, valorizzato, fra l'altro, dalla recente giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo in materia di sovraffollamento carcerario.
Di nuovo alle Sezioni unite la questione della computabilità a fini cautelari del concorso omogeneo di circostanze ad effetto speciale
LAVARINI, Barbara
2014-01-01
Abstract
Si tratta del commento all'ordinanza di rimessione alle Sezioni unite della Cassazione del quesito "se ai fini della determinazione della pena agli effetti dell’applicazione delle misure cautelari e, di conseguenza, dei relativi termini di durata, si debba tenere conto – ai sensi dell’art. 63, co. 4, c.p. – in caso di concorso di più circostanze aggravanti ad effetto speciale, non solo della pena stabilita per la circostanza più grave ma anche dell’aumento complessivo di un terzo per tutte le altre circostanze globalmente consi- derate". Nel sostenere la soluzione negativa, si richiama, oltre ad una serie di argomenti testuali e sistematici, il principio di proporzionalità e assoluta “residualità” dell’intervento cautelare, valorizzato, fra l'altro, dalla recente giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo in materia di sovraffollamento carcerario.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.