Tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo, la cultura politica statunitense, per molti versi, cambiò volto: prendendo le mosse da un fruttuoso confronto con suggestioni provenienti dal Vecchio Continente, intellettuali e scienziati sociali, interrogandosi sui possibili rimedi ai malfunzionamenti del capitalismo privato e alla distruzione dell'armonia sociale causata dagli effetti dell'industrialismo e della società di massa, abbandonarono, almeno in parte, il precedente ottimismo sull'"eccezionalità" americana rispetto allo statalismo europeo e riconsiderarono il ruolo del potere politico. In una costante tensione tra slancio utopistico e visione disincantata della democrazia, essi tendenzialmente sostituirono, dunque, a una mitica fiducia nel popolo l'aspirazione alla formazione di una nuova "élite", basata sulle "competenze". "Tecnocrati del progresso" propone, in tale prospettiva, un viaggio attraverso le idee che hanno plasmato le scienze sociali e ispirato le teorie politiche progressiste e "liberal" statunitensi nel corso del Novecento, producendo altresì significative reazioni, sia sul versante del conservatorismo, sia nell'ottica di un rinnovamento del radicalismo e del populismo.
Tecnocrati del progresso. Il pensiero americano del Novecento tra capitalismo, liberalismo e democrazia
BORGOGNONE, Giovanni Francesco
2015-01-01
Abstract
Tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo, la cultura politica statunitense, per molti versi, cambiò volto: prendendo le mosse da un fruttuoso confronto con suggestioni provenienti dal Vecchio Continente, intellettuali e scienziati sociali, interrogandosi sui possibili rimedi ai malfunzionamenti del capitalismo privato e alla distruzione dell'armonia sociale causata dagli effetti dell'industrialismo e della società di massa, abbandonarono, almeno in parte, il precedente ottimismo sull'"eccezionalità" americana rispetto allo statalismo europeo e riconsiderarono il ruolo del potere politico. In una costante tensione tra slancio utopistico e visione disincantata della democrazia, essi tendenzialmente sostituirono, dunque, a una mitica fiducia nel popolo l'aspirazione alla formazione di una nuova "élite", basata sulle "competenze". "Tecnocrati del progresso" propone, in tale prospettiva, un viaggio attraverso le idee che hanno plasmato le scienze sociali e ispirato le teorie politiche progressiste e "liberal" statunitensi nel corso del Novecento, producendo altresì significative reazioni, sia sul versante del conservatorismo, sia nell'ottica di un rinnovamento del radicalismo e del populismo.File | Dimensione | Formato | |
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