In questo articolo analizzo l’eredità filosofica di Jacques Derrida concentrandomi, in modo specifico, sulla sua seconda produzione orientata al pensiero dell’animalità, della vita e della morte. Operando un primo tentativo di connessione tra il “primo Derrida” (quello orientato al pensiero della scrittura) e il “secondo Derrida” argomenterò, attraverso l’analisi di alcuni elementi centrali del suo scritto “Che cos’è la poesia?” (1990), che il pensiero dell’animale costringe a ripensare tutta la questione dell’essere per come questa era culminata nella metafisica occidentale di Martin Heidegger. Derrida offre, infatti, nell’ultima fase della sua filosofia, spunti ancora da sviluppare per ripensare dalle fondamenta alcuni dei concetti fondamentali della filosofia contemporanea su cui, in questa sede, cerco di operare una sintesi e un organico ragionamento.
Spectres de Derrida
CAFFO, LEONARDO
2015-01-01
Abstract
In questo articolo analizzo l’eredità filosofica di Jacques Derrida concentrandomi, in modo specifico, sulla sua seconda produzione orientata al pensiero dell’animalità, della vita e della morte. Operando un primo tentativo di connessione tra il “primo Derrida” (quello orientato al pensiero della scrittura) e il “secondo Derrida” argomenterò, attraverso l’analisi di alcuni elementi centrali del suo scritto “Che cos’è la poesia?” (1990), che il pensiero dell’animale costringe a ripensare tutta la questione dell’essere per come questa era culminata nella metafisica occidentale di Martin Heidegger. Derrida offre, infatti, nell’ultima fase della sua filosofia, spunti ancora da sviluppare per ripensare dalle fondamenta alcuni dei concetti fondamentali della filosofia contemporanea su cui, in questa sede, cerco di operare una sintesi e un organico ragionamento.File | Dimensione | Formato | |
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