In uno scenario dominato dalla complessità ed influenzato dalle sfide della riforma del welfare e del mercato del lavoro, l'investimento nell'individuazione e nello sviluppo di sinergie si configura come obiettivo fondamentale all'intervento istituzionale. Quest'ultimo è chiamato a far fronte alle eterogenee esigenze di socialità con una quantità di risorse che va progressivamente riducendosi, ma soprattutto è investito del compito di creare le premesse per l'affermarsi di un'ottica progettuale ed operativa innovativa, secondo la quale i diversi attori, gli ambiti di impegno e le differenti linee di azione non costituiscono più 'province finite di significato' tra loro non comunicanti, bensì si orientano a supportarsi reciprocamente in nome della loro naturale complementarietà. L'importanza dell'intreccio e la possibilità di circoscrivere occasioni di collaborazione e meccanismi virtuosi appaiono particolarmente significative per le politiche sociali, la cui intima relazione appare chiara qualora si presti attenzione alle sottese dimensioni intergenerazionali, che trovano origine nella presenza in seno alla società di soggetti diversamente posizionati nel ciclo esistenziale e che conseguentemente, possono porre in essere forme di scambio atte a migliorare la propria e l'altrui qualità della vita. In tal senso i servizi di prossimità, culturali e ricreativi, costituiscono uno spazio nel quale l'implementazione della capacità di dar risposta ai bisogni di una collettività - nel caso rappresentata dagli anziani - può dar luogo a nuove opportunità di lavoro ed allo sviluppo di nuovi profili professionali per segmenti della popolazione in età attiva e/o alla ricerca di un'occupazione, così come supportare la determinazione di uno spirito imprenditoriale atto a preseguire modelli organizzativi e gestionali almeno in parte inediti, nonché a rafforzare e diffondere pratiche innovative già presenti nell'area. Al centro della riflessione si pone, allora, il problema dell'individuazione dei percorsi da seguire, che possono contare su circoscritte esperienze significative, ma che devono in parallelo fare i conti con la mancanza di metodi accreditati. Di qui l'importanza di studi e ricerche che - come la presente - sono finalizzati a circoscrivere 'nessi' e potenziali 'osmosi' tra settori solo all'apparenza separati e distinti, nonché alla creazione di un sistema di conoscenza integrata in merito all'efficacia ed all'impatto delle attività già esistenti ed alle rispettive strategie di sviluppo, componenti che possono prendere corpo a partire dal superamento di carenze o dalla copertura di esigenze inevase.

ESSERE ANZIANI IN VALLE D'AOSTA. LINEE DI INTRECCIO TRA DOMANDA DI SERVIZI ED OCCASIONI DI NUOVA IMPRENDITORIALITA'

CUGNO, Anna
2003-01-01

Abstract

In uno scenario dominato dalla complessità ed influenzato dalle sfide della riforma del welfare e del mercato del lavoro, l'investimento nell'individuazione e nello sviluppo di sinergie si configura come obiettivo fondamentale all'intervento istituzionale. Quest'ultimo è chiamato a far fronte alle eterogenee esigenze di socialità con una quantità di risorse che va progressivamente riducendosi, ma soprattutto è investito del compito di creare le premesse per l'affermarsi di un'ottica progettuale ed operativa innovativa, secondo la quale i diversi attori, gli ambiti di impegno e le differenti linee di azione non costituiscono più 'province finite di significato' tra loro non comunicanti, bensì si orientano a supportarsi reciprocamente in nome della loro naturale complementarietà. L'importanza dell'intreccio e la possibilità di circoscrivere occasioni di collaborazione e meccanismi virtuosi appaiono particolarmente significative per le politiche sociali, la cui intima relazione appare chiara qualora si presti attenzione alle sottese dimensioni intergenerazionali, che trovano origine nella presenza in seno alla società di soggetti diversamente posizionati nel ciclo esistenziale e che conseguentemente, possono porre in essere forme di scambio atte a migliorare la propria e l'altrui qualità della vita. In tal senso i servizi di prossimità, culturali e ricreativi, costituiscono uno spazio nel quale l'implementazione della capacità di dar risposta ai bisogni di una collettività - nel caso rappresentata dagli anziani - può dar luogo a nuove opportunità di lavoro ed allo sviluppo di nuovi profili professionali per segmenti della popolazione in età attiva e/o alla ricerca di un'occupazione, così come supportare la determinazione di uno spirito imprenditoriale atto a preseguire modelli organizzativi e gestionali almeno in parte inediti, nonché a rafforzare e diffondere pratiche innovative già presenti nell'area. Al centro della riflessione si pone, allora, il problema dell'individuazione dei percorsi da seguire, che possono contare su circoscritte esperienze significative, ma che devono in parallelo fare i conti con la mancanza di metodi accreditati. Di qui l'importanza di studi e ricerche che - come la presente - sono finalizzati a circoscrivere 'nessi' e potenziali 'osmosi' tra settori solo all'apparenza separati e distinti, nonché alla creazione di un sistema di conoscenza integrata in merito all'efficacia ed all'impatto delle attività già esistenti ed alle rispettive strategie di sviluppo, componenti che possono prendere corpo a partire dal superamento di carenze o dalla copertura di esigenze inevase.
2003
FrancoAngeli
1
272
9788846448040
anziani; servizi alla persona; politiche sociali; politiche del lavoro; imprenditorialità sociale; progettazione sociale; figure professionali; buone prassi; innovazione
A. CUGNO
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/15929
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