Negli studi sociali sulla religione è ormai da tempo consolidata l’idea che dinamiche e processi tradizionalmente identificati come caratterizzanti questo campo siano presenti anche al di fuori dei suoi confini. L’introduzione di concetti come quelli di “religione implicita” e “religione civile”, e di altri ancora, hanno in tal senso rappresentato momenti e strumenti fondamentali attraverso cui questo tema ha acquisito maggiore nitidezza nei suoi confini ed ha raccolto una diffusa attenzione. Decisamente meno sviluppata è stata invece la riflessione su un aspetto in qualche modo speculare e complementare al precedente, e sempre più spesso emergente nelle ricerche su una varietà di casi e fenomeni, ovvero la dimensione non religiosa presente nelle diverse forme di partecipazione religiosa. Se da un lato le ricerche mettono in luce infatti sempre più spesso come queste forme di partecipazione rispondano a quadri complessi di significati e di motivazioni, individuali e collettivi, in cui la dimensione religiosa è solo una di quelle portanti, dall’altro lato molto rari sono stati i contribuiti che hanno esplicitamente tematizzato la questione alla ricerca di una chiave interpretativa per questo aspetto. A partire dai risultati di alcune delle più recenti ricerche internazionali dedicate allo studio di quattro forme di partecipazione religiosa (preghiera, celebrazioni collettive, pellegrinaggio, turismo religioso) e sulla base di originali risultati di ricerca, questo articolo intende anzitutto fornirne una lettura trasversale che metta in luce la presenza ed il ruolo giocato al loro interno da parte di motivazioni e significati non religiosi, e quindi proporne una possibile chiave interpretativa che tenga conto di tale complessità di significati.
Oltre il credere. Forme di partecipazione reti di significati nel campo religioso
GENOVA, CARLO
2016-01-01
Abstract
Negli studi sociali sulla religione è ormai da tempo consolidata l’idea che dinamiche e processi tradizionalmente identificati come caratterizzanti questo campo siano presenti anche al di fuori dei suoi confini. L’introduzione di concetti come quelli di “religione implicita” e “religione civile”, e di altri ancora, hanno in tal senso rappresentato momenti e strumenti fondamentali attraverso cui questo tema ha acquisito maggiore nitidezza nei suoi confini ed ha raccolto una diffusa attenzione. Decisamente meno sviluppata è stata invece la riflessione su un aspetto in qualche modo speculare e complementare al precedente, e sempre più spesso emergente nelle ricerche su una varietà di casi e fenomeni, ovvero la dimensione non religiosa presente nelle diverse forme di partecipazione religiosa. Se da un lato le ricerche mettono in luce infatti sempre più spesso come queste forme di partecipazione rispondano a quadri complessi di significati e di motivazioni, individuali e collettivi, in cui la dimensione religiosa è solo una di quelle portanti, dall’altro lato molto rari sono stati i contribuiti che hanno esplicitamente tematizzato la questione alla ricerca di una chiave interpretativa per questo aspetto. A partire dai risultati di alcune delle più recenti ricerche internazionali dedicate allo studio di quattro forme di partecipazione religiosa (preghiera, celebrazioni collettive, pellegrinaggio, turismo religioso) e sulla base di originali risultati di ricerca, questo articolo intende anzitutto fornirne una lettura trasversale che metta in luce la presenza ed il ruolo giocato al loro interno da parte di motivazioni e significati non religiosi, e quindi proporne una possibile chiave interpretativa che tenga conto di tale complessità di significati.File | Dimensione | Formato | |
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