Il saggio studia le poesie in forma di preghiera che si trovano frequenti nelle ultime raccolte di Giorgio Caproni, il poeta dell'a-teologia, del nulla e della negazione, dell’uccisione, del suicidio di Dio. A questa sua posizione, ribadita anche in saggi ed interventi critici, corrisponde un'insistita interrogazione su Dio e sulla sua assenza o morte, interrogazione che trova le sue migliori espressioni nelle raccolte finali della sua produzione. Qui è ricorrente la forma-preghiera, cui si accompagnano altri elementi sacrali e l'incontro con i morti. Queste scelte, attribuibili anche a memorie poetiche, rivelano però soprattutto l’emergere di un discorso sull’altrove, la ricerca di significato che spieghi l’al-di-qua, come se fosse necessario ricorrere alla dimensione altra per spiegare quella immanente, che sola sembra contare per il poeta. Questa forma dà voce a problemi, dubbi, interrogativi che appartengono alla dimensione umana e che sono vivissimi nel '900 nonostante il processo di de-sacralizzazione.

Giorgio Caproni nel "baratro della preghiera"

ARDISSINO, Erminia
2015-01-01

Abstract

Il saggio studia le poesie in forma di preghiera che si trovano frequenti nelle ultime raccolte di Giorgio Caproni, il poeta dell'a-teologia, del nulla e della negazione, dell’uccisione, del suicidio di Dio. A questa sua posizione, ribadita anche in saggi ed interventi critici, corrisponde un'insistita interrogazione su Dio e sulla sua assenza o morte, interrogazione che trova le sue migliori espressioni nelle raccolte finali della sua produzione. Qui è ricorrente la forma-preghiera, cui si accompagnano altri elementi sacrali e l'incontro con i morti. Queste scelte, attribuibili anche a memorie poetiche, rivelano però soprattutto l’emergere di un discorso sull’altrove, la ricerca di significato che spieghi l’al-di-qua, come se fosse necessario ricorrere alla dimensione altra per spiegare quella immanente, che sola sembra contare per il poeta. Questa forma dà voce a problemi, dubbi, interrogativi che appartengono alla dimensione umana e che sono vivissimi nel '900 nonostante il processo di de-sacralizzazione.
2015
LI
2
351
371
http://www.olschki.it/riviste/21
Giorgio Caproni, Poesia, Novecento, Preghiera, Retorica
Ardissino, Erminia
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