Il contributo analizza la storia del capitolo cattedrale di Torino dalle prime attestazioni, all'inizio del secolo XI, fino alla morte del vescovo Giacomo di Carisio, nel 1226. Attraverso l'analisi degli atti conservati nell'archivio capitolare e vescovile torinese si ripercorrono, per questo arco di tempo, le vicende del collegio di San Salvatore nel suo costituirsi come ente autonomo dai vescovi e come principale organo di governo della Chiesa subalpina, in collaborazione con i titolari della cattedra di San Massimo. L'analisi della composizione del capitolo, della dislocazione territoriale dei suoi possessi e diritti e degli ambiti dove esso è maggiormente chiamato ad intervenire, restituiscono l'immagine di un ente in equilibrio tra il legame, strutturale ed organico, con i vescovi, e la crescente attrazione verso la città e gli interessi delle principali famiglie dell'oligarchia urbana.
Dai canonici al capitolo: il collegio cattedrale di Torino tra vescovo e città (1000-1226)
CISSELLO, FRANCESCO
2016-01-01
Abstract
Il contributo analizza la storia del capitolo cattedrale di Torino dalle prime attestazioni, all'inizio del secolo XI, fino alla morte del vescovo Giacomo di Carisio, nel 1226. Attraverso l'analisi degli atti conservati nell'archivio capitolare e vescovile torinese si ripercorrono, per questo arco di tempo, le vicende del collegio di San Salvatore nel suo costituirsi come ente autonomo dai vescovi e come principale organo di governo della Chiesa subalpina, in collaborazione con i titolari della cattedra di San Massimo. L'analisi della composizione del capitolo, della dislocazione territoriale dei suoi possessi e diritti e degli ambiti dove esso è maggiormente chiamato ad intervenire, restituiscono l'immagine di un ente in equilibrio tra il legame, strutturale ed organico, con i vescovi, e la crescente attrazione verso la città e gli interessi delle principali famiglie dell'oligarchia urbana.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.