Il (nuovo) Senato belga: una riforma in senso federale?

L’accordo du papillon stipulato nel 2011 fra i principali otto partiti della scena politica belga, ad esclusione della forza nazionalista fiamminga di De Wever, ha rappresentato la base politica per avviare un ampio e profondo processo di riforma costituzionale conosciuto come Sesta riforma dello Stato. Fra gli ambiti di intervento, per la sua rilevanza istituzionale, va ricordato quello relativo al ripensamento del bicameralismo belga, che ha inciso tanto sulla composizione che sulle competenze del Senato. L’articolo, ripercorrendo i cambiamenti apportati dalla legge di revisione costituzionale del 6 gennaio 2014, vuole introdurre una più ampia riflessione volta a chiarire le conseguenze della riforma sulla forma politica istituzionalizzata e sull’impianto federale del Paese, tenuto conto delle peculiarità che caratterizzano un sistema tutto orientato a garantire equilibrio nel tempo ai rapporti fra la comunità fiamminga e quella francofona.