Con una poetica fragile ed esistenzialista, si cerca di chiudere in poche battute il senso dell’esi-stere. Esistere è sempre un rischio e il viaggio è la condizione per trovare un senso che conduca al proprio compimento. In questo perenne viaggiare, sono compagne l’erranza e la labilità che tracciano e descrivono la ricerca di un significato tra solidità e caducità, tra smarrimento di sé e ritrovamento del proprio senso per sé. In questa prospettiva, viaggiare richiede capacità di abbandonare e di abban-donarsi non solo per ritrovare, ma anche per ritrovarsi. Si esplora, quindi, la pedagogia del viaggio, del cammino, dell’erranza e, in particolare, il rapporto tra l’infinito viaggiare, insito nell’esistenza, e il rapporto con il viaggio come “metafora educativa”.
Labilità.tra limiti e possibilità nel viaggio esistenziale
MILANI, Lorena
2016-01-01
Abstract
Con una poetica fragile ed esistenzialista, si cerca di chiudere in poche battute il senso dell’esi-stere. Esistere è sempre un rischio e il viaggio è la condizione per trovare un senso che conduca al proprio compimento. In questo perenne viaggiare, sono compagne l’erranza e la labilità che tracciano e descrivono la ricerca di un significato tra solidità e caducità, tra smarrimento di sé e ritrovamento del proprio senso per sé. In questa prospettiva, viaggiare richiede capacità di abbandonare e di abban-donarsi non solo per ritrovare, ma anche per ritrovarsi. Si esplora, quindi, la pedagogia del viaggio, del cammino, dell’erranza e, in particolare, il rapporto tra l’infinito viaggiare, insito nell’esistenza, e il rapporto con il viaggio come “metafora educativa”.File | Dimensione | Formato | |
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