La prima parte dell'opera cerca di ricostruire la figura di Rāmānanda, a partire da una disanima delle fonti biografiche e agiografiche. Sono anche esaminate le opere in sanscrito e in hindī attribuite a Rāmānanda e viene tracciata una breve storia dello Śrī-sampradāya, che da lui prese l'avvio e che è oggi il più grande ordine monastico dell'India settentrionale. La seconda parte del libro presenta una traduzione dei canti hindī attribuiti a Rāmānanda, condotta in collaborazione con Shukdev Singh della Banaras Hindu University. La traduzione di ogni canto è preceduta da un'introduzione ed è accompagnata da un ampio commento che lo interpreta alla luce della tradizione dei nāth e dei sant.
Rāmānanda e lo yoga dei sant. Con una traduzione dei canti hindī in collaborazione con Shukdev Singh
CARACCHI, Pinuccia
1999-01-01
Abstract
La prima parte dell'opera cerca di ricostruire la figura di Rāmānanda, a partire da una disanima delle fonti biografiche e agiografiche. Sono anche esaminate le opere in sanscrito e in hindī attribuite a Rāmānanda e viene tracciata una breve storia dello Śrī-sampradāya, che da lui prese l'avvio e che è oggi il più grande ordine monastico dell'India settentrionale. La seconda parte del libro presenta una traduzione dei canti hindī attribuiti a Rāmānanda, condotta in collaborazione con Shukdev Singh della Banaras Hindu University. La traduzione di ogni canto è preceduta da un'introduzione ed è accompagnata da un ampio commento che lo interpreta alla luce della tradizione dei nāth e dei sant.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.