I dizionari bilingui che mettono in contatto due lingue romanze, data la struttura morfosintattica “affine” delle lingue stesse e le rispettive tradizioni di dizionari monolingui, di solito non isolano le informazioni sulla costruzione del verbo a lemma in una parte ben individuabile della microstruttura. Chi consulta ha l’onere di ricavare l’informazione sintattica da più parti della microstruttura, ad esempio dalle marche (transitivo, intransitivo, assoluto, impersonale, pronominale), dall’indicazione dell’ausiliare e dagli esempi. I dizionari bilingui italiano-inglese o italiano-tedesco prestano maggior attenzione alla costruzione del verbo, anche perché presenta più elementi differenti nelle due lingue appaiate. Esamineremo come viene trattata l’informazione relativa agli usi che ricevono la marca impersonale, istituendo un confronto con gli usi effettivi che ne fanno gli apprendenti di italiano L2. Proponiamo di dare maggior visibilità alle indicazioni sintattiche in strumenti lessicografici usati da utenti con bagaglio metalinguistico grammaticale "leggero", perché riteniamo che ciò possa esser d’ausilio, oltre che ai discenti, ai docenti che vogliano far usare in modo efficace il dizionario bilingue (o monolingue per apprendenti) nell’apprendimento autonomo, ma guidato, a livelli A1-B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento. Il contributo è frutto della collaborazione delle due autrici, tuttavia sono di Marello i §§ 1, 2, 3, 6; sono di Corino i §§ 4, 5.
Verbi impersonali, anzi usi impersonali dei verbi. Microstrutture di dizionari bilingui e monolingui italiani ed esigenze degli apprendenti
CORINO, Elisa;MARELLO, Carla
2017-01-01
Abstract
I dizionari bilingui che mettono in contatto due lingue romanze, data la struttura morfosintattica “affine” delle lingue stesse e le rispettive tradizioni di dizionari monolingui, di solito non isolano le informazioni sulla costruzione del verbo a lemma in una parte ben individuabile della microstruttura. Chi consulta ha l’onere di ricavare l’informazione sintattica da più parti della microstruttura, ad esempio dalle marche (transitivo, intransitivo, assoluto, impersonale, pronominale), dall’indicazione dell’ausiliare e dagli esempi. I dizionari bilingui italiano-inglese o italiano-tedesco prestano maggior attenzione alla costruzione del verbo, anche perché presenta più elementi differenti nelle due lingue appaiate. Esamineremo come viene trattata l’informazione relativa agli usi che ricevono la marca impersonale, istituendo un confronto con gli usi effettivi che ne fanno gli apprendenti di italiano L2. Proponiamo di dare maggior visibilità alle indicazioni sintattiche in strumenti lessicografici usati da utenti con bagaglio metalinguistico grammaticale "leggero", perché riteniamo che ciò possa esser d’ausilio, oltre che ai discenti, ai docenti che vogliano far usare in modo efficace il dizionario bilingue (o monolingue per apprendenti) nell’apprendimento autonomo, ma guidato, a livelli A1-B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento. Il contributo è frutto della collaborazione delle due autrici, tuttavia sono di Marello i §§ 1, 2, 3, 6; sono di Corino i §§ 4, 5.File | Dimensione | Formato | |
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