Perché memorie del territorio e territori della memoria? Questo gioco di parole, come emerge dai contributi presenti in questa raccolta, si riferisce al territorio come luogo vissuto da individui che producono memoria. Questo dimostra come le nozioni di territorio, ma anche di memoria, siano fluide e soggettive: ne sono la prova il fatto che, a memorie e vissuti appartenenti al passato, si sovrappongano memorie del presente e sulla base di queste ultime si svelino nuove reti di significati e nuovi scenari.Il concetto di territorio sembra aver subito un destino simile a quello di cultura, con il quale condivide un tratto rilevante: entrambi sono prodotti dell'azione e del pensiero umano. Proprio la cultura, nella riflessione maturata in seno alle scienze sociali, ha svolto un ruolo importante nella comprensione del territorio e nell'articolazione di almeno tre nozioni che, spesso, appaiono connesse ad esso e, assieme ad esso, condividono caratteristiche naturali e culturali: lo spazio, il paesaggio, il patrimonio. La consapevolezza dell'esistenza di un complesso patrimonio locale, materiale e immateriale, strettamente legato al territorio, è ciò che rende una persona felice o infelice di abitare in un certo luogo. In particolare diventa sempre più chiaro che quando si parla di territorio, in quanto patrimonio, ci si trova spesso davanti a processi di costruzione identitaria che mirano a dare una profondità storica ad un gruppo umano e a radicarlo in un determinato territorio, reale o immaginario. Uno dei principali strumenti che avallano il processo di costruzione delle identità sia individuali, sia collettive, è la memoria. Frutto dell'articolazione tra memoria, storia e luoghi sono i luoghi della memoria, che possono avere sia una dimensione temporale, sia spaziale. Proprio ai luoghi di memoria e al loro rapporto con il territorio sono dedicati i tredici saggi di cui si compone questo volume.

MEMORIE DEL TERRITORIO, TERRITORI DELLA MEMORIA

ZOLA, Lia Emilia
2009-01-01

Abstract

Perché memorie del territorio e territori della memoria? Questo gioco di parole, come emerge dai contributi presenti in questa raccolta, si riferisce al territorio come luogo vissuto da individui che producono memoria. Questo dimostra come le nozioni di territorio, ma anche di memoria, siano fluide e soggettive: ne sono la prova il fatto che, a memorie e vissuti appartenenti al passato, si sovrappongano memorie del presente e sulla base di queste ultime si svelino nuove reti di significati e nuovi scenari.Il concetto di territorio sembra aver subito un destino simile a quello di cultura, con il quale condivide un tratto rilevante: entrambi sono prodotti dell'azione e del pensiero umano. Proprio la cultura, nella riflessione maturata in seno alle scienze sociali, ha svolto un ruolo importante nella comprensione del territorio e nell'articolazione di almeno tre nozioni che, spesso, appaiono connesse ad esso e, assieme ad esso, condividono caratteristiche naturali e culturali: lo spazio, il paesaggio, il patrimonio. La consapevolezza dell'esistenza di un complesso patrimonio locale, materiale e immateriale, strettamente legato al territorio, è ciò che rende una persona felice o infelice di abitare in un certo luogo. In particolare diventa sempre più chiaro che quando si parla di territorio, in quanto patrimonio, ci si trova spesso davanti a processi di costruzione identitaria che mirano a dare una profondità storica ad un gruppo umano e a radicarlo in un determinato territorio, reale o immaginario. Uno dei principali strumenti che avallano il processo di costruzione delle identità sia individuali, sia collettive, è la memoria. Frutto dell'articolazione tra memoria, storia e luoghi sono i luoghi della memoria, che possono avere sia una dimensione temporale, sia spaziale. Proprio ai luoghi di memoria e al loro rapporto con il territorio sono dedicati i tredici saggi di cui si compone questo volume.
2009
FRANCOANGELI
1
158
978-88-568-1404-0
Lia, Zola
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