L’articolo ha come oggetto il lavoro sociale nel settore non profit, e si propone una riflessione sui meccanismi di estrazione di valore qui riscontrabili, e sulle strategie organizzative che permettono di rispondere alle incertezze del mercato, scaricandone almeno in parte i costi sul lavoro. Centrali nell’analisi sono l’attenzione al ruolo giocato dall’universo simbolico costruito attorno al non profit, e l’interesse per le interazioni tra ricompense materiali e immateriali dei lavoratori. Queste, infatti, pesano in modo determinante sulla soddisfazione degli attori in gioco, e sui meccanismi con cui il conflitto viene rimosso o innescato. L’analisi si propone di contribuire al dibattito sul lavoro nella foundational economy, facendo emergere alcuni nodi critici. In primo luogo viene messo in evidenza come non siano necessarie le dimensioni del profitto e dell’accumulazione di valore economico perché meccanismi estrattivi possano essere messi in atto. In secondo luogo, il caso osservato mette in guardia da un possibile rischio specifico dei settori dell’economia fondamentale. Qui, infatti, proprio il carattere pubblico e socialmente rilevante del servizio offerto sembra legittimare lo sfruttamento del lavoro, che si giustifica attraverso le sue ricadute sociali, come se proprio il carattere foundational dei servizi sociali innescasse, piuttosto che depotenziare, i meccanismi estrattivi.
Il valore del lavoro sociale. Meccanismi estrattivi e rappresentazioni del non profit
BUSSO, Sandro;LANUNZIATA, Silvia
2016-01-01
Abstract
L’articolo ha come oggetto il lavoro sociale nel settore non profit, e si propone una riflessione sui meccanismi di estrazione di valore qui riscontrabili, e sulle strategie organizzative che permettono di rispondere alle incertezze del mercato, scaricandone almeno in parte i costi sul lavoro. Centrali nell’analisi sono l’attenzione al ruolo giocato dall’universo simbolico costruito attorno al non profit, e l’interesse per le interazioni tra ricompense materiali e immateriali dei lavoratori. Queste, infatti, pesano in modo determinante sulla soddisfazione degli attori in gioco, e sui meccanismi con cui il conflitto viene rimosso o innescato. L’analisi si propone di contribuire al dibattito sul lavoro nella foundational economy, facendo emergere alcuni nodi critici. In primo luogo viene messo in evidenza come non siano necessarie le dimensioni del profitto e dell’accumulazione di valore economico perché meccanismi estrattivi possano essere messi in atto. In secondo luogo, il caso osservato mette in guardia da un possibile rischio specifico dei settori dell’economia fondamentale. Qui, infatti, proprio il carattere pubblico e socialmente rilevante del servizio offerto sembra legittimare lo sfruttamento del lavoro, che si giustifica attraverso le sue ricadute sociali, come se proprio il carattere foundational dei servizi sociali innescasse, piuttosto che depotenziare, i meccanismi estrattivi.File | Dimensione | Formato | |
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